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Fiat: Marchionne paga gli impiegati dello stabilimento di Changsha in Cina circa 1/5 di quelli italiani
Lo dice Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat, ai microfoni dei giornalisti in Cina, rispondendo alla domanda di uno di essi che gli aveva chiesto quanto prendeva di stipendio un lavoratore cinese a Changsha.
“Non conosco esattamente quale sia il salario dei lavoratori cinesi impiegati nello stabilimento di Changsha. Posso dire che il salario di questi operai si piazza in un rapporto tra 1:5 e 1:4,5 rispetto allo stipendio dei lavoratori italiani”
Un operaio Fiat in Cina guadagna circa 2 mila yuan, che al cambio attuale sono circa 250/275 euro, mentre la media degli stipendi si aggirerebbe intorno ai 3.000 yuan ( più o meno 380 euro). Nel nuovo stabilimento inaugurato a Changsha, l’ azienda automibilistica italiana produrrà la nuova vettura Fiat Viaggio, più adatta alle esigenze del mercato cinese, destinata alla media borghesia sarà venduta al prezzo di circa 130 mila yuan, ossia circa 16mila euro.
Analizziamo adesso il grafico giornaliero:
L’ ostacolo per ulteriori allunghi del titolo Fiat passa a 3,986 – 4,01, una resistenza statica e la media 89 semplice, se superati l’ obbiettivo è 4,09/4,10 sulle medie 100 e 200. Il trend è rialzista di breve dal 18 maggio fino a 3,61/3,63 circa sulla dinamica ( valore che tende a cambiare col tempo ).
loucyfer@finanzaonline:
Eccolo questo gran figlio di…..; il suo piano per la “smilitarizzazione” pressochè totale della Fiat S.p.A. in Italia, iniziato con l’acquisizione di Chrysler, continua….e non si fermerà sino a che tutta la produzione non verrà “spostata” verso quei paesi in cui schiavi moderni lavorano 12 ore senza fiatare…e con un miserabile stipendio da fame…!!!!
Buona domenica Lou, che dire un esempio da seguire………… 😥
Buona domenica a Te, Bal…!!!
…alla via così, verso la bancarotta, la distruzione totale dell’economia e delle famiglie italiane, la miseria e la disperazione totali.
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Eccolo questo gran figlio di…..; il suo piano per la “smilitarizzazione” pressochè totale della Fiat S.p.A. in Italia, iniziato con l’acquisizione di Chrysler, continua….e non si fermerà sino a che tutta la produzione non verrà “spostata” verso quei paesi in cui schiavi moderni lavorano 12 ore senza fiatare…e con un miserabile stipendio da fame…!!!!