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Fondo salva stati, dopo i 100 miliardi di prestito alla Spagna, ci sarebbero soldi anche per noi?
Fitch ha declassato 18 Banche spagnole.
Piuttosto Ed Parker ha aggiunto che tutti i Paesi dell’eurozona (Germania compresa) rischiano un downgrade invitando così i Paesi dell’eurogruppo a trovare in fretta proposte concrete alla soluzione della crisi.
Questo che significa?
Oramai la crisi del sistema bancario europeo si sta allargando a macchia d’olio e non risparmia neanche le banche tedesche.
Anche la Merkel oggi s’ammorbidisce su una probabile “unione bancaria europea”.
La condizione? Beh … lo si intuisce dalle affermazioni del ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble. “Se vogliamo un trasferimento di sovranita’ in un’unione bancaria, possiamo parlarne solo a condizione se prima avremo comunitarizzato la politica finanziaria“.
Infatti la Merkel sostiene che un’unione bancaria europea potra’ realizzarsi soltanto all’interno di una maggiore integrazione economica.
I tedeschi non vorrebbero condividere in toto i problemi economici del vecchio continente, ma che “gioco forza” si trovano ad affrontare visto che anche le loro banche sono intrise di bond sovrani a rischio default.
Commerzbank AG (CBK.DE)
-XETRA Codice: 803200 / ISIN: DE0008032004
1,3510 0,0040(0.30%) 10:35AM GMT+02:0
Questo che significa?
Oramai la crisi del sistema bancario europeo si sta allargando a macchia d’olio e non risparmia neanche le banche tedesche.
Anche la Merkel oggi s’ammorbidisce su una probabile “unione bancaria europea”.
La condizione? Beh … lo si intuisce dalle affermazioni del ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble. “Se vogliamo un trasferimento di sovranita’ in un’unione bancaria, possiamo parlarne solo a condizione se prima avremo comunitarizzato la politica finanziaria“.
Infatti la Merkel sostiene che un’unione bancaria europea potra’ realizzarsi soltanto all’interno di una maggiore integrazione economica.
I tedeschi non vorrebbero condividere in toto i problemi economici del vecchio continente, ma che “gioco forza” si trovano ad affrontare visto che anche le loro banche sono intrise di bond sovrani a rischio default.
ora vediamo quanto resta nel fondo salva stati?
Zeit.de, calcola gli importi ancora disponibili nel fondo di salvataggio europeo EFSF: la somma rimasta è
decisamente insufficiente ed espone l’Italia…
Il pacchetto di aiuti messo a disposizione dai paesi UE e dal FMI nel 2010, all’inizio della crisi, raggiungeva i 750 miliardi di Euro. Nel frattempo una grossa parte di questa somma è stata utilizzata.
Dopo l’Irlanda, il Portogallo e la Grecia adesso anche la Spagna ricorre gli aiuti del fondo europeo di salvataggio. Con questo denaro dovranno essere supportate le banche spagnole in difficoltà. Ma quanto denaro rimarrebbe ancora disponibile, nel caso in cui la Spagna avesse bisogno di ulteriori aiuti – oppure, come ipotizzato dal ministro delle finanzae austriaco Maria Fekter – anche l’Italia chiedesse il sostegno del fondo?
Il fondo di salvataggio EFSF introdotto nel 2010 prende denaro a prestito dal mercato dei capitali e fornisce credito ai paesi Euro indebitati. Per i crediti garantiscono i paesi Euro. Il credito disponibile ammonta a 440 miliardi di Euro. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha messo a disposizione 250 miliardi di Euro, ulteriori 60 miliardi di Euro di credito sono concessi dall’Unione Europea attraverso la commissione UE. Se sommiamo tutto, il fondo disponeva all’inizio di 750 miliardi di Euro.
Da allora diversi paesi hanno fatto richiesta e ricevuto aiuti finanziari. L’Irlanda nel novembre 2010 ha ricevuto 62.7 miliardi di Euro da EU, FMI, e EFSF, il Portogallo nell’aprile del 2011 ha richiesto crediti per 78 miliardi di Euro. Il secondo pacchetto di aiuti per la Grecia, accordato nel marzo 2012, comprendeva in totale 172.7 miliardi di Euro. Il primo pacchetto di salvataggio per la Grecia era stato concesso prima dell’introduzione del fondo salva stati nell’aprile 2010.
I fondi già concessi riducono considereveolmente il volume di credito del fondo di salvataggio europeo. Dei 750 miliardi di Euro iniziali, 313.4 sono stati pagati oppure già promessi. Sul piatto rimanevano 436.6 miliardi di Euro – prima della richiesta arrivata dalla Spagna. Nel fine settimana i paesi Euro hanno assicurato alla Spagna altri 100 miliardi di Euro. Il volume disponibile resta a questo punto di 336.6 miliardi di Euro.
Questo significa: dei crediti disponibili all’inizio, circa il 55% è stato già utilizzato. Gli aiuti per la Spagna – a differenza di Irlanda, Portogallo e Grecia – saranno forniti solo dall’Europa. Il FMI probabilmente non vi prenderà parte. Nel solo EFSF dei 440 miliardi iniziali rimangono solamente 151.6 miliardi di Euro. “Se la Spagna e l’Italia dovessero avere problemi piu’ seri, le somme disponibili non potranno in alcun modo bastare” ha dichiarato l’economista Peter Bofinger. La Spagna è la quarta economia dell’Eurozona, l’Italia la terza
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