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Monti e la Vittoria di Pirro

Scritto il alle 09:00 da Maurizio Negro

La strategia del Rigore di stampo Merkeliano sta giungendo al suo capolinea. Le elezioni in Germania hanno già cambiato lo scenario, prima ancora del previsto.

Avevo spiegato, in un mio precedente articolo: source, che la perdita progressiva dei volumi strutturali nei consumi, generati dal cittadino medio, avrebbe determinato una sorta di effetto domino in tutta Europa,  così  è stato. Non me ne compiaccio dicerto, non sono alla ricerca del plauso questo è sicuro,  in tutta franchezza vorrei non aver mai detto certe  parole e tratto certe conclusioni credetemi.

Invece stiamo già consuntivando ulteriori pesanti perdite, restrizioni ulteriori: Moody’s che doveva declassare il Rating a 17 Banche italiane ne ha invece declassate 26, e tra i bancari c’è già rivolta. I dati sull’occupazione dell’eurozona, sono ulteriormente scivolati. In Spagna e Grecia la disoccupazione giovanile ha superato il 51% quest’anno. Per quanto riguarda l’Italia, invece, la disoccupazione giovanile ha raggiunto il suo picco nel marzo del 2012 toccando il 35,9%.

E’ indubbio che qualsiasi intervento risolutivo mirato non può che arrivare dall’’UE. L’uscita dall’euro da parte della Grecia provocherebbe una ennesima batosta che difficilmente verrebbe assorbita, se non con ulteriori pesanti sanzioni alla popolazione europea. Questo fatto è sicuramente temuto dalla BCE anche se è un’opzione che ha già messo sul tavolo; tuttavia i negoziati continuano nella speranza di un governo che dia una “finta” parvenza di stabilità. Staremo a vedere.

Questo sistema è stato progettato come una Unione economica di stati confederati ed è stata istituita una unione monetaria e il solo modo che abbia per funzionare è il mantenimento dell’unione stessa. Intanto la crisi economica si sta complicando sempre più e la politica del Rigore sta cedendo. A causa proprio dell’indebolimento progressivo dell’eurozona tutti gli stati sono a potenziale rischio Default. A mio avviso continuare a vivere alla giornata è da suicidio. Anche se in forte ritardo occorre invece spostare lo sguardo ad una massiccia riforma della politica monetaria. Pensare a un Bretton Woods II non è fantascienza, sta diventando sempre più una realtà. Occorre rifondare i Valori fondamentali dell’economia attraverso un riallineamento monetario, ricostruire la casa dell’economia partendo dalle sue fondamenta accumulando pian piano solidità. Invece così facendo stiamo solo perdendo  tempo prezioso.

Il nostro Premier Monti crede di arrivare al pareggio del debito nel 2013 ma a quale prezzo?

Che Italia avrà lasciato dietro di sé? Come Pirro, che vinse la battaglia contro i Romani, quando si volse indietro per onorare il suo esercito non poté fare a meno di constatarne la disfatta.

 

Maurizio Negro

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