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Primi controlli della Guardia di Finanza sui rincari della benzina, ma il prezzo effettivo del nostro carburante?
Si sente spesso parlare degli aumenti di prezzo relativi al carburante. Ogni volta si fanno paragoni con altri paesi e si cerca di capire quanto del costo sia dovuto effettivamente al prezzo del greggio e quanto invece sia da attribuire alla percentuale di tasse.
Con prezzo dei carburanti continua a crescere. Inesorabile unito alle tantissime tasse che dobbiamo pagare sta diventando difficile andare avanti.
Una stangata che non ha eguali. In vista della Pasqua l’oro nero toccherà un nuovo, pesantissimo record arrivando a un passo da 1,9 euro al litro. La soglia dei due euro è a un passo: in alcune zone d’Italia è stata già sfiorata. Ma adesso a muoversi ci pensa la Finanza: su delega della procura di Varese le Fiamme Gialle sono andate nelle sedi delle principali compagnie petrolifere italiane di Roma, Milano e Genova per fare accertamenti sui prezzi della benzina e verificare l’esistenza di “eventuali manovre speculative”.
Facendo seguito ad un esposto presentato dal Codacons, l’autorità giudiziaria varesina ha deciso di valutare se “le recenti dinamiche che comportano l’aumento dei prezzi dei prodotti petroliferi” siano davvero da “porre in relazione al mero e fisiologico andamento del mercato”. La procura vuole infatti verificare se queste dinamiche non siano invece falsate da comportamenti penalmente illeciti tali da configurare il reato di “manovra speculativa su merci”. Proprio per questo è stata disposta l’acquisizione da parte della Guardia di Finanza, nelle sedi legali e operative delle principali compagnie petrolifere italiane, di tutta la documentazione ceh riguarda il periodo che va dal gennaio del 2011 al marzo del 2012. Nel mirino della procura di Varese sia l’origine e l’andamento dei prezzi dei carburanti sia i motivi delle variazioni in aumento e in diminuzione.source
ora, tanto per precisare possiamo ricordare che oltre il 50% del prezzo è costituito da tasse e accise varie, quindi il primo a straguadagnarci è il caro stato.
In questo periodo la benzina senza piombo viene venduta a 1.90 euro/litro 20 centesimi in più dello scorso inverno. Di tale somma ben 0,898 euro sono imposte dello Stato. Questo significa che
0,802 euro rappresenta il prezzo effettivo del carburante per ogni litro.
Una particolarità delle accise presenti nel costo della benzina è data dalla loro iniziale temporaneità, poi divenuta stabile con il passare degli anni. Molti anni, potremmo dire, visto che alcune voci risalgono al 1935… vediamo di seguito, nel dettaglio, come si scompone la parte tassata:
1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935 (0,001 euro);
14 lire per la crisi di Suez del 1956 (0,007 euro);
10 lire per il disastro del Vajont del 1963 (0,005 euro);
10 lire per l’alluvione di Firenze del 1966 (0,005 euro);
10 lire per il terremoto del Belice del 1968 (0,005 euro);
99 lire per il terremoto del Friuli del 1976 (0,051 euro);
75 lire per il terremoto dell’Irpinia del 1980 (0,039 euro);
205 lire per la missione in Libano del 1983 (0,106 euro);
22 lire per la missione in Bosnia del 1996 (0,011 euro);
0,020 euro (39 lire) per rinnovo contratto autoferrotranvieri 2004;
0,005 euro per l’acquisto di autobus ecologici nel 2005;
0,0071 a 0,0055 euro per il finanziamento alla cultura nel 2011;
0,040 euro per far fronte all’emergenza immigrati dovuta alla crisi libica del 2011
0,0089 euro per far fronte all’Alluvione che ha colpito la Liguria e la Toscana nel novembre 2011
Sommando poi al totale anche l’imposta fabbricazione carburanti, e applicando in seguito l’IVA al 21%, si giunge alla cifra di cui sopra.
lo Stato incasserà 9,8 miliardi all’anno considerando i rialzi di accise e Iva su benzina e gasolio. “Il peso delle tasse sulla benzina è arrivato infatti al 58% rispetto ai 53.70 di qualche mese fa – il caro-benzina è stato senza sosta: dal primo marzo 2011 a oggi, la stangata per gli automobilisti supera i 510 euro. “In poco più di un anno – calcolano ancora Adusbef e Federconsumatori – il rincaro è stato 43 centesimi al litro, corrispondente ad una ricaduta di 516 euro in termini annui per automobilista. Per il gasolio la legnata è di 504 euro annui”.