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Trading con operatività, preapertura Borse Americane e dati Macro per questa settimana: sp500

Scritto il alle 11:38 da Roberto Semprini

Dal mio ultimo articolo che è possibile reperire qui si evince come l’indice sp500 abbia toccato il doppio massimo relativo ed abbia perso la forza relativa che motivava il rialzo.

Siamo in una fase di congestione tra i livelli piu’ stretti (1350-1370) dalla cui fuoriuscita troveremo probabilmente gli spunti per capire se il rialzo è arrivato al capolinea od ancora abbiamo una ventina-trentina di punti per andare a fare cifra tonda sul targhet massimo di rialzo della estensione della figura postata in precedenza.

I’allegato tutti i POC piu’ importanti che in questa fase laterale hanno contraddistinto gli scambi, la perdita dei 1350 potrebbe portare al test dei livelli minimi di questo movimento laterale sul Poc a 1335 ultimo baluardo che sostiene il trend rialzista di breve.

Perso questo livello è molto probabile che il mercato vada a fare un fisiologico ritracciamento del 38.2% di fibonacci sui 1280-1290 punti che sarebbe molto salutare per scaricare gli oscillatori daily e dare la possibilità di rientrare a mercato ai gestori che non sono riusciti a cavalcare questo rialzo perchè nutrivano schetticismo sulla reale bontà di questo rialzo.

I mercati scontano molto le notizie e non sono sempre lo specchio dell’economia reale su questa affermazione occorre fare molta attenzione.

Leggo tanti articoli che il rialzo è fasullo, pilotato ecc ecc, ma la grande massa di liquidità immessa dalle banche centrali sotto ogni forma e titolo ( abbassamento dei tassi alla soglia limite, proroga di questi livelli fino al 2014, prestiti all’1% della Banca Centrale dell’Eurozona  per citarne alcuni) da qualche parte deve andare e quale occasione migliore per le banche per evitare ulteriori capitalizzazioni prendere soldi a tassi irrisori  e comprare titoli governativi a tassi molto allettanti e titoli azionari a prezzi stracciati

 Rimango sempre dell’idea che sia necessario uno storno per “riprendere un po’ fiato” dopo questa salita e scaricare gli oscillatori.

Personalmente ho aperto posizioni corte da oltre una settimana partendo da 1358 circa e vendendo put stike 1320 a 14.5. Poi lavorando col future intraday sui livelli che reputavo di arrivo continuavo a vendere future e sui ribassi chiudevo una parte dei future intraday e aprivo vendite di put 1330 a 12 e 1335 a 9.5.

Ora chiudo 2 future e rimango solo con 2 future prezzo medio di carico 1365 e chiudo le 1330 e rimango solo con le 1335 e le 1320 carico a 9.50 e 14.5.

Questo perchè se l’indice dovesse continuare a salire rompendo i 1370 mi sarei coperto una parte di rischio sullo short con queste 2 vendite , l’intercept è a 1377 circa. Il mercato è cambiato, le posizioni vanno lavorate quotidianamente, anche i gestori piu’ pigri o piu’ tradizionalisti hanno capito questa cosa, non si puo’ rimanere fermi ma occorre cercare di ottimizzare i prezzi di carico tutti i giorni.

Inserisco la tabella dei dati Macro per questa settimana ricordo che trovate QUI l’analisi su Dax e su Unicredit

USA
Vendite di case in corso (pending)
GEN
-3.5%
1.0%
28/02/2012
Ora Area Dato Rif. Prec. Cons.
JPN
Commercio al dettaglio Giappone – m/m
GEN
0.3%
1.0%
JPN
Commercio al dettaglio Giappone – a/a
GEN
2.5%
-0.1%
EURO
Fiducia dei consumatori Eurolandia
FEB
-20.2
-20.2
EURO
Fiducia delle imprese Eurolandia
FEB
-7.2%
-6.9%
GER
Indice CPI Germania – m/m
FEB
-0.4%
0.5%
GER
Indice CPI Germania – a/a
FEB
2.1%
2.1%
USA
Ordini di beni durevoli USA
GEN
3.0%
-1.4%
USA
Fiducia dei consumatori USA
FEB
61.1
63.5
29/02/2012
Ora Area Dato Rif. Prec. Cons.
JPN
Produzione industriale Giappone – m/m
GEN
3.8%
1.5%
JPN
Produzione industriale Giappone – a/a
GEN
-4.3%
-1.6%
GER
Tasso di disoccupazione Germania
FEB
6.7%
6.7%
USA
GDP USA (Pil) – t/t
IV
2.8%
2.8%
USA
Chain deflator USA
IV
0.4%
0.4%
USA
PMI di Chicago USA
FEB
60.2
60.0
16:30 CET
USA
Scorte petrolifere USA
1,633 Mln
USA
Fed’s Beige Book
01/03/2012
Ora Area Dato Rif. Prec. Cons.
FRA
Tasso di disoccupazione Francia
IV
9.7%
ITA
PMI manifatturiero Italia
FEB
46.8
47.1
FRA
PMI manifatturiero Francia
FEB
50.2
50.2
GER
PMI manifatturiero Germania
FEB
50.1
50.1
ITA
Tasso di disoccupazione Italia
GEN
8.9%
8.9%
EURO
PMI manifatturiero Eurolandia
FEB
49.0
49.0
UK
PMI manifatturiero Regno Unito
FEB
52.1
52.0
ITA
Indice CPI Italia – m/m
FEB
0.3%
0.3%
ITA
Indice CPI Italia – a/a
FEB
3.2%
3.1%
EURO
Tasso di disoccupazione Eurolandia
GEN
10.4%
10.4%
EURO
Indice CPI Eurolandia – a/a
FEB
2.7%
2.6%
GER
Vendite al dettaglio Germania – m/m
GEN
-1.4%
GER
Vendite al dettaglio Germania – a/a
GEN
-0.9%
USA
Richieste sussidi di disoccupazione
351K
355K
USA
Entrate personali USA
GEN
0.5%
0.4%
USA
Spese personali USA
GEN
0.0%
0.3%
USA
ISM index sett. manifatturiero USA
FEB
54.1
54.5
USA
Spese per costruzioni USA
GEN
1.5%
1.0%
02/03/2012
Ora Area Dato Rif. Prec. Cons.
EURO
Indice PPI Eurolandia – m/m
GEN
-0.2%
0.5%
EURO
Indice PPI Eurolandia – a/a
GEN
4.3%
3.6%

3 commenti Commenta
artes
Scritto il 27 Febbraio 2012 at 13:24

Ottima analisi…………. 😉

Roberto Semprini
Scritto il 27 Febbraio 2012 at 16:01

artes@finanzaonline:
Ottima analisi………….

Grazie, anche le tue non scherzano mica ok! 🙂

Scritto il 29 Febbraio 2012 at 10:10

Ciao belli 🙂
Complimenti ad entrambi 😉

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