in caricamento ...
Crisi: le banche hanno ancora bisogno di denaro e i disoccupati in Italia aumentano
Secondo il Financial Times, le banche dell’ eurozona dopo aver ottenuto dalla BCE 489 miliardi lo scorso dicembre, starebbero per chiedere ancora entro fine febbraio 2012, il doppio o il triplo di allora, tra i 1000 e i 1500 miliardi di euro, una cifra mai vista prima. Lo rivelano al giornale britannico tre anonimi Amministratori Delegati di grandi banche. Se andesse veramente così, il fatto che dopo 2-3 mesi appena, servano di nuovo soldi al comparto bancario fa capire quanto la situazione sia deteriorata. A dicembre 2011, esattamente il 21, si sono rivolte alla BCE ben 523 banche, gli istituti italiani fecero richiesta per 116 miliardi dei 489 disponibili, quindi a breve ci sarà la fila agli sportelli per chiedere liquidità presso l’ Eurotower, ma questi liquidi finiranno nell’ economia reale? Immaginiamo di no per il semplice motivo che i depositi overnight presso la BCE stanno mettendo a segno record su record, ogni giorno che passa. L’ ultimo dato è 479 miliardi, ma sono stati anche 491 i miliardi depositati, si parcheggia la liquidità ottenuta in prestito ad un tasso favorevole dell’ 1% ricevendone soltanto lo 0,25%, tutto fà sembrare che gli istituti si vogliano rimettere in sesto in attesa di tempi migliori, aspettano qualche evento in particolare?
In tanto in Italia l’Istat segna il periodo più nero per l’occupazione con il dato più alto dal gennaio 2004. Se invece si prendono in considerazione le serie storiche trimestrali, per trovare un tasso di disoccupazione così alto bisogna tornare al terzo trimestre del 2001. Insomma banche senza soldi che piangono e persone senza lavoro che non possono chiedere soldi a nessuno, il governo Monti cerca di imprimere un’accelerazione sulla riforma del mercato del lavoro. L’obiettivo è duplice: rilanciare l’economia, per uscire al più presto dalla recessione, e ridurre il numero dei disoccupati. Elsa Fornero ha assicurato che il governo intende approvare la riforma entro marzo. Beati i tedeschi che sono primi come minimi storici sempre per qunto riguarda la disoccupazione, a gennaio il tasso di disoccupazione è sceso al 6,7%, aspettiamo fiduciosi marzo…