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Unicredit, Ghizzoni insegna: la pubblicità è l’anima del commercio
I bancari sotto pressione, tensione e preoccupazioni per adc Unicredit. In tanto ieri Ghizzoni in un’intervista ha cercato di rasserenare tutti, dicendo di essere fiducioso sul buon esito del rifinanziamento del suo Gruppo. Tra l’altro ha tirato in ballo il periodo nero che stanno attraversando i mercati, e che prima o poi, per ottemperare alle direttive EBA, altre banche dovranno transitare in periodi come questo! Probabilmente si sentiva solo.
Ma se è così sicuro…perchè ricorrere allo SPOT? E’ si ad uno spot! per sostenere il buon esito del proprio aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro, Unicredit fa leva sull’italianità, d’altro canto la pubblicità è l’anima del commercio.
Torniamo a parlare di titoli, oltre ucg, di cui s’è già parlato molto e potete trovare l’analisi andando QUI, vediamo pesanti FSA e PMI che come avevo già detto mesi fa sono evidentemente più di là che di qua… ma non diciamo a rischio fallimento altrimenti ci accusano di essere …… nn mi viene il termine 😀
Su FSA e PMI possiamo notare picco di volumi a fare forte resistenza rispettivamente in area 0.72/78 e 0.297/0.304 credo che però nel breve, anzi brevissimo sia possibile qualche rimbalzo intraday interessante anche grazie alla volatilità che nel settore è evidentemente aumentata quindi possibilità di intraday veloci long su UCG, come avevo anticipato ieri in un commento su Unicredit (mi raccomando stop stretti, e personalmente mi tengo lontano dai diritti visto che già il titolo è un bel cavallo pazzo)
situazione molto simile la troviamo per BMPS, anche lei in terapia intensiva e con picco di volumi a fare da resistenza a 0.25/0.2650, potete approfondire sul titolo andando QUI
E su Unipol che potrebbe aver raggiunto la parte inferiore di un violento canale ribassista con inoltre possibili target data da simmetria nei movimenti ribassisti (vedi grafico)
massima attenzione poi anche su Generali (ricodate il supportone e possibile TS ribassista in formazione? ) e Fiat che ha dato un brutto segnale negando la rottura della ribassista, per Fiat supportone statico resta sempre quello indicato anche nei precedenti articoli
Inoltre credo sia giusto, per non piangerci sempre addosso, dare un’occhiata anche ai bancari europei, colossi del calibro di UCG
certo, non ci sono stati -40% in 4 sedute, ma il quadro non è di certo dei migliori. Su molti titoli siamo a ridosso di importantissimi supporti; nel caso in cui nei prossimi giorni dovessimo assistere ad un ribasso coordinaato di queste 4 società (vedi 4 grafici) state pur certi che non ci troveremo con un SP500 ancora fermo a 1275, ma si assisterebbe a vendite molto più diffuse e generalizzate (per quel che si dica finora c’è stato solo panico molto mirano e confinato a pochi titoli)
Ma non ci sono solo le banche e assicurazioni e non dimentichiamoci che il nostro indice italiano è guidato in primis da un titolo energetico e non bancario, ENI. Mentre ENEL ha negato la rottura rialzista, un po’ come visto per Fiat, ENI sembra galleggiare proprio a ridosso della forte area di resistenza. Le candele non sono delle migliori, ma và segnalato un tentativo di tenuta. Meglio indubbiamente rispetto ai -3/-5% giornalieri del settore bancario. Su Eni i volumi in leggero aumento in queste sedute di range 16.2/16.5, trading aggressivo può essere short con stop sui max e conferme sotto 16 che al momento è importante supporto di breve.