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Grecia ” il malato terminale ” saga: l’ ostinazione del salvataggio

Scritto il alle 21:11 da balrock@finanzaonline

Ho scelto di mettere un uomo disperato per il semplice motivo che nel settore occupazione greco sono arrivati i dati del 3° trimestre, la situazione non è buona, e alcuni greci intevistati dichiarano che sarebbero disposti a tutto per trovare un’impiego, queste affermazioni ci fanno rendere conto non solo di come la gente sia disperata e disposta a tutto, ma anche della spirale recessiva/dpressiva che stà passando il paese ellenico.

“Per ora è una vera caccia al lavoro, accetterò qualsiasi cosa. – dice questo giovane greco – Per la mia famiglia sono un peso, è sempre più difficile. La situazione non cambierà, i giovani laureati non trovano lavoro e restano disoccupati”.

Veniamo adesso ai dati, la disoccupazione è aumentata al 17,7% nel terzo trimestre di quest’anno contro il 12,4% su base annua e il 16,3% del trimestre precedente, la più alta da 13 anni. Il 35% dei giovani, in una fascia compresa tra i 15 e 29 anni, è senza lavoro, -10% rispetto all’anno precedente. Dal primo trimestre del 2011 il tasso di disoccupazione è aumentato di circa due punti percentuali. Attualmente si contano 878.266 disoccupati.

Un’ avvertimento lanciato da Antonio Garcia Pascual, economista di Barclays:

“In base alla nostra analisi del Fmi suggerisce che l’eventualita’ di un default sta diventando sempre piu’ alta, possibilmente prima di meta’ marzo”. Uno scenario questo che potrebbe essere evitato solo se “vi fosse una partecipazione pressoche’ universale”

“alla ‘sborbiciata’ del debito ellenico proposta dai leader Ue al vertice di ottobre. In pratica tutti gli investitori dovrebbero accettare una svalutazione del valore nominale dei bond tedeschi detenuti del 50%. Ma se cio’ non avvenisse c’e’ il “rischio reale” che il debito resti sopra il 145% del pil

Paul Tomsen, rappresentante del Fondo Monetario Internazionale, ha espresso il suo timore per la situazione in Grecia:

Siamo preoccupati per il fatto che, se non saranno accelerate le riforme strutturali nel settore pubblico, il deficit si fermerà intorno al 10% del Pil

Questo paese stà vivendo un momento difficile, oltre alla crisi finanziara, il quasi certo default e l’ austerità superiori ad ogni altro paese dell’ eurozona, sono numerosi gli scioperi e le proteste quasi quotidiane, che paralizzano tutte le attività, compromettendo ulteriormente quello che già è compresso da tempo.

L´Aeroporto Internazionale di Atene ha subito un calo del proprio traffico passeggeri del 5,3 per cento nei primi dieci mesi del 2011, in gran parte per effetto della crisi economica che ha colpito anche il settore dei viaggi. Il numero di coloro che hanno transitato presso il maggiore scalo ellenico è sceso a 12,7 milioni dai 13,4 dello stesso periodo del 2010. Il turismo, che è il maggior settore economico del Paese, contribuirà nel 2011 al 16 per cento circa del PIL, dando lavoro a un occupato su cinque. A calare vistosamente è stato il traffico interno: -11 per cento (4,3 milioni di passeggeri); meno marcata la riduzione di quello estero: -2 per cento (8,4 milioni); in ottobre la contrazione è stata rispettivamente del 9,2 per cento per il settore domestico dell´8 per cento per quello internazionale: ciò è stato in gran parte dovuto ai due massicci scioperi de 5 e del 12 ottobre, che hanno portato alla cancellazione dei centinaia di voli. fonte

God save the Greece……….

Buona domenica, gli altri articoli.

Angelo Sarri

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