Biotech: Chelsea Therapeutics… Game, set… Match?

Scritto il alle 09:35 da cerealkiller

Due importanti vittorie per Chelsea (CHTP), una probabile, l’altra decisamente meno. FDA accetta la NDA per Northera nel trattamento dell’ipotensione ortostatica neurogena sintomatica (quando poi vi spiego cos’è passa la paura…) e fin qui nulla di strano. Quello che mi ha sorpreso è che si è aggiudicata anche la priority, quindi giudizio in 6 mesi. Vero, FDA di priority ne sta elargendo diverse ultimamente, ma Ridaforolimus ad esempio non l’ha ottenuta, se avessi scommesso avrei perso in tutti e due i casi. Come si fa a rimanere indifferenti verso una compagnia che passa da 8$ a 1$ nel 2008, da 7$ a 2$ l’anno dopo, da 2$ a 8$ nel 2010 per poi accasciarsi sui 4$ adesso, con un’approvazione in vista? Non si può!

Ok, il farmaco in questione è approvato da una vita in Giappone ma questo, come ben sanno gli azionisti Intermune (ITMN) non significa nulla per FDA, qualcosa invece si per gli esperti dei meeting chiamati a giudicare. Si perché anche Northera sarà giudicato da un meeting a febbraio, prima della data prevista per l’approvazione il 28 marzo 2012. Per chi investe su eventi binari, la data di uscita è prima della pubblicazione del materiale per il meeting, che al momento non è ancora in calendario.

Iniziamo col dire per cosa cerca l’approvazione il farmaco. Detto proprio brutalmente… a tutti è capitato almeno una volta di alzarci velocemente dalla sedia e di sentirsi sbarellare (è un termine tecnico?), la testa che gira, sensazione di svenimento e malessere, cose che capitano normalmente quando si ascolta un CD di Gigi D’alessio (non farma cuasa Gigi, ho famiglia). Questo situazione normalmente dura pochi secondi, in alcuni casi invece la durata può essere maggiore e provocare perdita di coscienza, problemi di visione, nausea. Esistono diverse cause, tra le quali dei disturbi del sistema nervoso e malattie come il morbo di Parkinson. Northera si rivolge in particolar modo verso questa indicazione.

Ora, nel comunicato di Chelsea trovate le informazioni dettagliate riguardo la malattia e anche riguardo la sperimentazione del farmaco. Nel dettaglio CHTP asserisce di aver sperimentato Droxidopa (cioè il farmaco Northera) in due fasi 3. Non è vero, le fasi 3 sono di più…

La faccenda è piuttosto complicata. Si parte con due studi chiamati 301 e 302 che poi hanno avuto altrettante estensioni, rispettivamente chiamate 303 e 304. sebbene in alcuni siti che si occupano di biotech abbia letto di un fantomatico 305, a me non risulta e comunque sarebbe inutile ai fini della valutazione, quello che può contare invece è il 306 che esiste, eccome se esiste.

Il 18 settembre 2009 il titolo sta a ridosso dei 7 dollari, poi arriva la prima tegola, lo studio 302 non raggiunge l’endpoint primario… in compenso i secondari sono molto incoraggianti. Il mercato la prende bene ed il titolo passa a due dollari e spicci. Cosa è successo? L’endpoint primario e la misurazione di alcuni parametri attraverso un modulo da compilare (l’item 1 dell’OHSA) cioè:

Orthostatic Hypotension Symptom Assessment: OHSA
Please circle the number on the scale (0-10) that best rates how severe your symptoms from low blood
pressure have been on average over the past week.
1. Dizziness, lightheadedness, feeling faint, or feeling like you might
blackout
2. Problems with vision (blurring, seeing spots, tunnel vision, etc.)
3. Weakness
4. Fatigue
5. Trouble concentrating
6. Head/neck discomfort

Cioè da uno a dieci i pazienti dovevano esprimere i sintomi (sia quelli trattati col farmaco che quelli con placebo) riguardo a vertigini, problemi di vista, debolezza, disturbi di concentrazione eccetera. Più basso è il punteggio e meglio è, maggiore la differenza di punteggio nel gruppo del farmaco rispetto al placebo e meglio è. Segnatevela questa perché poi torna utile.

CHTP capisce come gira il fumo (altra espressione tecnica) e cambia l’endpoint, per il 301 si userà l’OHQ… un questionario diverso. Chiedono il permesso a FDA la quale accetta. Oh, capiamo bene cosa significa perché CHTP con il suo studio avrebbe potuto fare quello che voleva, in questo caso ne ha parlato con FDA ed a quanto ci è dato sapere FDA ha ritenuto saggio fare questo cambiamento.

Il 301 cambia endpoint ed allarga l’arruolamento per ridurre l’effetto placebo, endpoint (come detto l‘OHQ)centrato.

CHTP aggiunge che, da un meeting con FDA riguardo i passi da fare per giungere all’approvazione, è emerso che i dati del 301 e del 302 saranno la base della NDA per quanto riguarda l’efficacia, non il 306. Il 306…

Si perché FDA aveva anche chiesto uno studio di fase 3 che poi però fu bloccato. Il motivo? Un enorme effetto placebo. Il problema quel’è? Ma ovviamente che il 306 è stato disegnato con endpoint primario proprio l’OHQ… lo stesso che nel 301 è stato centrato.

Qui la vicenda si complica ancora poiché CHTP decide di cambiare il disegno del trial che in quel momento si trovava in stato fallimentare, fortunatamente per noi e per tutti, il 306 non entra nella documentazione riguardante l’efficacia del farmaco.

Ma Northera funziona o no?

Secondo me si ed il motivo, per quanto banale possa essere, è che in Giappone è approvato da una vita. Poco? Può essere. Di contro cosa abbiamo? Il 301 ha centrato l’endpoint primario mentre il 306 no per una abnorme risposta del gruppo placebo. Ma il cambiamento rispetto alla condizione iniziale indotto dal farmaco è di 2,3 punti contro i 2,1 del placebo, la miseria di 0,2 che comunque è meglio di zero o di un valore negativo.

Il 306 è disegnato con una durata maggiore per ridurre l’effetto placebo… invece lo avrebbe aumentato? Mi sembra assurdo…

Lo so, nel Grande Libro delle Scuse dei CEO di compagnie farmaceutiche l’effetto placebo abnorme è a pagina 1. Vero.

Ora, di mio sono scettico e cerco di non avvicinarmi a farmaci che vengono valutati con un questionario… painkillers, antidepressivi e cose simili… ma qui abbiamo un titolo bizzarro in grado di spaziare dagli 1-2 dollari ai 7-8 e si trova giusto nel mezzo. FDA gli concede la priority e fissa un panel, stringendo i tempi per una prima valutazione perché, lo sappiamo benissimo, cosa pensa FDA del farmaco lo sapremo la settimana prima del meeting di esperti.

Cosa si fa in questi casi? Northera non è un farmaco rivoluzionario come non è così efficace come si potrebbe spiegare, ma ha un rapporto rischio beneficio favorevole, per quel che posso vedere. Il rapporto è dato dal fatto che è ben tollerato, non solo dai giapponesi, ma anche dai partecipanti agli studi. Funziona poco? Sembra di si, ma anche qui qualche discorso si può fare.

I dati sull’efficacia si riferiranno allo studio 302 e al 301. Il primo ha fallito come endpoint primario ma ha mostrato interessanti risultati sui secondari. Da quello si è poi modificato il 301 che è riuscito quindi, se si giudicano entrambi gli studi con lo stesso criterio, si possono considerare tutti e due centrati, con minor forza per quello che riguarda il 302.

Ago della bilancia potrebbe essere la presenza di soggetti con morbo di Parkinson negli studi e come questo possa aver influito sui risultati, vedremo.

CHTP capitalizza meno di 300M$ e rischiava di ritrovarsi in condizioni disperate nel caso in cui FDA non avesse ritenuto di poter valutare il farmaco per un’approvazione. Invece così non è stato ed è già un bene, ma il carico lo mette proprio l’ente regolatore accordando una priority, segno che l’indicazione viene ritenuta meritevole di un giudizio accelerato. Aggiungo solo per la cronaca che l’approvazione getterebbe benzina sul fuoco delle altre possibili applicazioni del farmaco, il che non guasta certo.

No, non si può proprio rimanere indifferenti.

Ricordo le analisi per oggi sui future, che potete leggere andando QUI

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