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Life is a lemon and I want my Blinatumomab back!

Scritto il alle 12:36 da cerealkiller

La maledizione coglierà chiunque provi a modificare questo titolo! La canzone è di Meat Loaf, il farmaco è di Micromet (MITI) o forse dovrei dire era, visto che la compagnia è stata acquisita ieri dal colosso Amgen (AMGN) per la modica cifra di 11 euro ad azione.

Il mio parere è che se stessimo parlando di basket NBA chiameremmo questo affare “The Steal of the Draft”, ovvero un affare clamoroso in barba a tutti gli altri.

Se volete dare uno sguardo ai vecchi articoli sull’anticorpo bi-specifico Blinatumomab, fatelo cliccando qui. Io vi aspetto.

Fatto? Ok.

La notizia torna comoda per due motivi. In primo luogo, non avrei saputo cosa scrivere oggi, in secondo ci permette di fare il punto su quanto accaduto fino ad ora alle aziende che abbiamo seguito per lo scorso congresso dell’American Society of Hematology (ASH 2011). Ok, a dire il vero… sono state due le acquisizioni che mi hanno fatto pensare ad un articolo impostato in questa maniera. Quella già citata di MITI e quella operata, sempre ieri, da Celgene su Avila Therapeutics. Ricordate Avila? Ne ho parlato nell’articolo sull’accordo tra Pharmacyclics (PCYC) e Johnson & Johnson… ok, ci ritorno dopo, ora guardiamo le performance dei titoli dalla conclusione dell’ASH alla chiusura di ieri.

Detto che il Nasdaq da allora ha fatto registrare un +5% circa, nessuno dei titoli seguiti, YM Bioscience (YMI)  Cell Therapeutics (CTIC), Ariad (ARIA), Incyte (INCY), Curis (CRIS), Pharmacyclics (PCYC) e Micromet  (MITI) ha fatto meno, anche se qualche considerazione va fatta. Cominciamo col dire che sia CRIS che CTIC devono la loro salita all’avvicinarsi delle possibili approvazioni per Vismodegib e Pixantrone sia in USA che in Europa mentre INCY, come ricorderete, ha già Jakafi approvato. YMI ARIA PCYC e MITI invece devono tutta la loro salita fino a qui proprio ai dati di ASH.

  • YMI ha dimostrato di essere in possesso di un farmaco unico nel suo genere, capace di poter affiancare Jakafi di INCY se i dati continueranno ad essere in linea con quanto emerso al convegno. Ora ci si attende una partnership e, probabilmente, una emissione di azioni per far cassa.
  • ARIA ha confermato i dati straordinari di Ponatinib e mantiene la sua intenzione di correre da sola, per lo meno negli USA. Se ricordate avevano promesso di non battere cassa prima di ASH. Anche qui mi aspetto qualche tipo di finanziamento.
  • Non ha bisogno di soldi MITI, che grazie ai dati di Blinatumomab ha attirato l’attenzione prima ed i soldi poi della più grande compagnia farmaceutica del mondo.
  • Nell’immediato nemmeno PCYC ha bisogno di finanziamenti, visto l’accordo con JNJ. Come dicevo qualche riga più su, è di ieri la notizia dell’acquisto da parte di CELG della privata Avila. PCYC ed Avila erano nello stesso articolo che scrissi dopo ASH nel quale si parlava di inibitori della Btk. Bene, tutte e due sono state accalappiate. Non mi risulta ci siano altri Bruton tirosin chinasi in sperimentazione, quindi la campagna acquisti da questo punto di vista sarebbe completata.

Tolti i Btk inibitori dai possibili destinatari di acquisizione/partnership, la lista delle Janus chinasi (JAK) invece è lunga e comprende anche l’interessantissima ed europea Galapagos mentre, sempre per rimanere nel vecchio continente, un’alternativa agli anticorpi di Micromet potrebbero essere quelli dei conterranei Morphosys, tedeschi di Germania!

Chiaro, non è che se un farmaco appartenente ad una classe di composti funziona e viene acquisito da una big pharma, anche gli altri simili debbano subire la stessa sorte, anche se…

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