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Le spese e gli sprechi che rovinano l’Italia

Scritto il alle 11:04 da Agata Marino

Mi domando come mai un politico spenda tanto per le campagne elettorali per poi non arrivare a coprire con gli anni successivi gli importi sborsati… Ma la risposta è presente in una frase antica detta tantissimo tempo fa da Macchiavelli ” IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI”  favori, inserimenti in posizioni strategiche di amici e parenti a cui vengono dati stipendi sopra tutte le medie di buon senso( soprattutto in un momento di crisi come questo), tanto paghiamo noi alla fine ;-).

In questi giorni Panorama è uscito con un’indagine sugli sprechi della sanità ed emergono dati assurdi che, in un momento di crisi come questo, fanno arrabbiare ancora di più gli italiani, possibile che il governo non possa intervenire?
Perchè?
Facciamo un pò d’esempi:
Lo stent coronarico è un tubicino metallico che si impianta ai malati di cuore per correggere un difetto nel flusso sanguigno.

Un oggetto complesso e costoso, ma in fondo abbastanza comune nell’epoca in cui viviamo, il cui valore dovrebbe essere relativamente uniforme in tutti i paesi con un avanzato livello di benessere e un’economia di mercato. Non in Italia, dove il suo prezzo subisce oscillazioni clamorose fra una regione e l’altra: 760 euro in Liguria, 448 in Toscana, 850 in Piemonte e 950 in Campania. Si parla, beninteso, dello stesso modello, lo Xience Prime.

È ciò che Panorama ha accertato in questi giorni grazie a una lunga e complessa ricerca sul campo.

Basterebbe questo a dare un’idea del caos che regna nella spesa, sanitaria e non, della pubblica amministrazione.
Le regioni sottoposte a piani di rientro sono sotto la vigilanza del governo, ma i controlli riguardano in genere il livello complessivo dei conti, più che il prezzo a cui vengono effettuati i singoli acquisti e qui sta l’inghippo. Purtroppo la lentezza della burocrazia è a favore di questi sprechi visto che dovrà essere la Corte dei conti a sanzionare chi sfora. Qualche indicazione si può però avere nel frattempo sui comportamenti generali delle diverse regioni.
Sui ritardi dei pagamenti, per esempio, che sono uno dei fattori determinanti nel far lievitare i prezzi delle forniture.
Se in Lombardia si attestano intorno ai 100 giorni, in Campania sono in media di 570, in Molise di 886 e in Calabria arrivano a 960. Come stupirsi se i prezzi di acquisto alla fine sono diversi?

Un ruolo importante nell’opera di razionalizzazione della spesa, non solo in ambito sanitario, spetterebbe alla Consip, la centrale da cui dovrebbero passare gli acquisti di tutta la pubblica amministrazione.
Ma anche qui non c’è da stare allegri, dal momento che non sono poche le amministrazioni che, per un motivo o per l’altro, si sottraggono alle gare e alle procedure Consip.
Nel periodo fra il 30 ottobre 2012 e l’11 febbraio 2013, per esempio, l’azienda sanitaria provinciale di Catania ha effettuato autonomamente bandi di acquisto di farmaci per oltre 2 miliardi di euro.
Una cifra enorme, spezzettata in centinaia di lotti assegnati al di fuori dalle regole della legislazione vigente (che in alternativa alla Consip prevede l’utilizzo delle piattaforme delle centrali di acquisto territoriali).

L’enormità dell’importo fa di Catania un caso limite (non necessariamente sinonimo di illegalità, beninteso), ma ci sono moltissime altre amministrazioni che scavalcano abitualmente la centrale nazionale per le esigenze più disparate.
L’Azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari ha bandito alla fine del 2012 un appalto da 5 milioni per l’energia elettrica e nello stesso settore il Consorzio interuniversitario Cineca (che riunisce atenei di tutta Italia) ha dato vita a un appalto di 6,2 milioni.
Sono solo due esempi.

La legge stabilisce che là dove esista una convenzione Consip (e nell’energia c’è, come nel gas, nei carburanti, nel combustibile da riscaldamento e nella telefonia) è legittimo fare da sé, ma solo a patto di spuntare un prezzo migliore.

Le amministrazioni che hanno ignorato le convenzioni Consip lo avranno fatto?… Non credo ma sicuramente hanno sistemato amici, elettori e parenti...Chi pagherà per questa mancanza? NESSUNO OVVIO!

Sino a quando l’Italia andrà avanti così tutto funzionerà male… Soluzione? unico punto d’acquisto e di distribuzione tagliando fuori tutte le amministrazioni e regioni che sprecano i soldi dei cittadini... ma tutto ciò semra utopia… in Italia! specialmente quando vedo lavorare i nostri parlamentari come in queste foto prese dalla pagina ufficiale  facebook  della mitica Milena Gabanelli QUI

QUI trovate l’indagine di Panorama… buona lettura 🙁

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4 commenti Commenta
draziz
Scritto il 26 Novembre 2013 at 11:41

Le persone che sedendo in parlamento osano sottrarre il tempo lautamente (e finanche impropriamente, dal momento che percepiscono pure rimborsi per spese senza ricevuta) retribuito al dovere delle loro funzioni ed al compito di produrre per la nazione, non hanno nulla di “onorevole”; sono solo delle facce di m…a che si ingozzano dei soldi dei contribuenti e sprecano l’onestà del voto attribuito loro in maniera democratica.
Quando finirà tutto questo?
Con la fine della classe media, con l’ulteriore impoverimento della classe operaia, con il definitivo svanire dei risparmi accantonati in anni di fatica e con il controllo sistematico dei conti correnti e della misera liquidità rimasta (leggasi proibizione dell’uso del contante sotto i 1000 Euro – sìììììììììììììì, già, che con 1000 Euro sai quanto evado e che vita da nababbo che mi faccio…)
con un po’ più di fame e disperazione rispetto all’attuale situazione qualche cosa cambierà.
Che peccato non essere capaci di guardare indietro, saper leggere la storia, soprattutto quelli che da dirigente si ritengono importanti, intoccabili, intramontabili e soprattutto immortali…
Meditate gente, meditate…

Scritto il 26 Novembre 2013 at 12:05

draziz@finanza,

SANTE PAROLE! il problema fondamentale è che molte volte la storia fa comodo non rileggerla… o in certi casi leggerla per la prima volta… visto l’ignoranza di molti politici.

Scritto il 26 Novembre 2013 at 12:20

Ben tornata !! :mrgreen:

Scritto il 26 Novembre 2013 at 13:39

gooser,

Grazie mittico bioblogger 😉

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