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Riflessioni su politiche cambiamenti e prossimo referendum Costituzionale promosso da Renzi
Stimolata da chi dice che Renzi ha fatto delle riforme ora cercherò d’analizzare nel dettaglio le riforme RENZIANE che sembrano ricordare il solito gioco delle tre carte…
Con Renzi si sperava nel “cambiamento”, ma non tutti i cambiamenti sono positivi.
Moltissime riforme Renziane non sono altro che gran pasticci ed ora li vedremo nel dettaglio.
il primo punto:
Abolizione delle Province. primo esempio di gioco delle tre carte che non abolisce nulla.
Il ddl Delrio ingarbuglia ulteriormente le cose, crea 25mila nuovi consiglieri e 5mila assessori in più.
Non abolisce le Province, ma crea casomai nuove Città Metropolitane.
2) 80 euro in busta paga a chi prende meno di 25mila euro annui. Falso. Renzi lo aveva promesso nel corso della conferenza stampa con le slide dell’Esselunga, e poi Bonus Renzi 80 euro: il Fisco chiede la restituzione dei soldi
La notizia è di questo mese ma non è assolutamente una novità: il Fisco chiederà la restituzione del bonus Renzi 80 euro ad alcuni contribuenti.
E qui occorre fare chiarezza: quali contribuenti sono interessati dalla restituzione del bonus Renzi 80 euro?
Si tratta fondamentalmente di tre tipologie di contribuenti:
- coloro che hanno percepito un reddito inferiore alla no tax area ovvero agli 8.174 euro i poveracci sono i più cornuti e mazzziati;
- coloro che hanno percepito un reddito superiore al limite previsto dalla Legge (ovvero 26.000 euro);
- coloro che hanno commesso o addirittura subito (nel senso che è stata l’Agenzia delle Entrate a commettere l’errore) errori nella compilazione della dichiarazione dei redditi modello 730 precompilato.
L’aspetto più antipatico della vicenda è che i contribuenti interessati, pur avendo percepito il bonus Renzi 80 euro a rate durante l’anno precedente, dovranno restituire l’importo considerato in un’unica soluzione.
E ciò rappresenta un’evidente ingiustizia fiscale.
3) Le auto blu su Ebay. Per 100 vendute, Renzi ne riacquista 1300 o giù di lì.
L’aereo voluto da RENZI IL ROTTAMATORE: Quindici milioni di euro. Tanto costerà nel solo 2016 il mega aereo di Stato Airbus 340-500 che Matteo Renzi ha ordinato di comperare e che sta parcheggiato a Fiumicino in attesa di poter un giorno volare. Un acquisto avvolto nel segreto più che nel mistero, nel senso che tutti sapevano del lussuoso capriccio del nostro premier, ma nessuno conosceva l’importo. Il contratto di acquisto, appunto, è stato secretato… e noi paghiamo!
4) Titolo V della Costituzione: è vero che va cambiato, ancor più dopo la Bassanini del 2001, ma la riforma renzina ne ripete drammaticamente le storture. Il malfunzionamento riguarda il riparto di competenze tra Stato e regioni, ma la riforma ne reitera le patologie. Così il costituzionalista Gianluigi Pellegrino: “E loro (i renzini, NdR) cosa fanno? Prendono questo sistema fallimentare (del Titolo V, Ndr) e lo usano per decidere quali di questi complicati iter legislativi vada eseguito e se scatta o no il vincolo determinato dall’intervento del Senato“…
5) Snellimento del sistema di approvazione leggi. Falso. La nuova riforma prevede addirittura 12 modi diversi per approvare una legge e non snellisce nulla. Casomai incasina. Peraltro, quando il Parlamento ha voluto, è stato velocissimo anche con il bicameralismo. Il Lodo Alfano, una schifezza inaudita, è stato approvato in venti giorni… maggiaaa!
6) Dicono: “Non volete le riforme, siete immobilisti”. Falso: le riforme servono, ma vanno fatte bene. E dunque vanno fatte da gente competente, mica dalle Madia.
Per esempio: conferma di due camere elettive ma con due ruoli diversi tipo Stati Uniti.
Dimezzamento del numero di deputati e senatori. Dimezzamento degli stipendi.
Dimezzamento delle indennità.
Miglioramento del riparto di competenze tra Stato e regioni. Limitazione al ricorso smodato alla decretazione d’urgenza. Così vorrebbe Civati, così vorrebbe Grasso (orrendamente “minacciato” dalla Serracchiani). Così vorrebbe Chiti, così vorrebbero i 5 Stelle. Ma Renzi e i suoi vanno in direzione opposta…
8) Rodotà, uno dei firmatari del sacrosanto appello di Libertà e Giustizia, nel 1985 era d’accordo con il monocameralismo. 1) E chissenefrega? 2) Era un’Italia diversa, c’era il proporzionale e quella proposta aveva comunque dei seri contrappesi. 3) Anche Nicodemo ha cambiato idea: due anni fa diceva che Renzi era finito. Anche la Picierno ha cambiato idea: neanche un anno fa diceva che Bersani era Dio e Renzi un semi-bischero. Anche la Moretti ha cambiato idea (idem come la Picierno). Anche la Serracchiani ha cambiato idea: nell’ottobre del 2011 organizzava eventi con Civati a Bologna e il grido di battaglia era “Rottamiamo anche Renzi”. Devo continuare?
9) Le riforme di Berlusconi erano uguali o addirittura migliori di quelle di Renzi. Al tempo, giustamente, la sinistra scese in piazza per difendere la Costituzione. Ora no perché a mettere la firma sul progetto è uno che dice di essere quasi di sinistra. E allora stampa e tivù ci stanno. E’ la disinformazione, monnezza.
10) In quasi tutti i paesi c’è il monocameralismo. Sì, ma i padri costituenti italiani sapevano che da noi la democrazia è nata fragile. Abbiamo una pericolosissima propensione alla dittatura, all’infatuazione per l’uomo (bischero) della Provvidenza, alla fascinazione per il citrullo unto dal Signore. E allora hanno creato il bicameralismo e l’articolo 138 che ne costituisce l’architrave (quell’architrave che tutti, tranne M5S e qualche cane sciolto di Sel, volevano cancellare d’estate). Si torna lì: il problema sono i contrappesi. Che la riforma renzina elimina, aprendo la strada a una svolta palesemente autoritaria.
11) Però almeno con Renzi si risparmia. Falso. Perché il Senato rimane. Non viene cancellato ma reso inutile. Una “Camera delle autonomie” che costerà comunque tanto. Renzi ha parlato di 1 miliardo di risparmi, ma quello effettivo sarà inferiore ai 100 milioni.
12) La “Camera delle autonomie” concepita da Renzi è un dopolavoro di inquisiti. 148 componenti. 42 membri di diritto (Presidenti di Regione e sindaci dei capoluoghi di regione). 80 cooptati (due sindaci per regione e due sindaci di capoluoghi). 21 nominati dal Quirinale (si presume gente alla Amato o Violante, se li sceglierà Re Giorgio). E 5 senatori a vita. Allo stato attuale, buona parte di questi potenziali non-senatori è inquisita. Gente tipo Cota, Formigoni, Scopelliti o Chiodi. Un bel gruppettino di anime candide, che andrebbero in Senato a svernare e bivaccare, potendo votare solo per materie quasi sempre marginali e dividendosi tra un impegno istituzionale e l’altro. Facendo male sia l’uno che l’altro.
13) Renzi dice che “il paese vuole riforme”. Sì, ma quali? Chi ha eletto Renzi? Chi gli ha dato mandato di sventrare la Costituzione? Può un parlamento di nominati, eletto con legge incostituzionale, modificare la Costituzione? Come può una Boschi arginare un Calamandrei? Come può un premier eletto da nessuno cambiare radicalmente le regole con un condannato in via definitiva, interdetto da tutto, che non può neanche votare ma può decidere come voteranno tutti gli italiani? Stiamo scherzando?
Non fatevi fregare da questa Brigata Supercazzola, composta da serial bugiardi e dilettanti allo sbaraglio, tanto arroganti quanto vuoti. Non spegnete il cervello: è quello che vogliono.. e soprattutto… non fate come in queste elezioni comunali… andate a votare!
Ah dimenticavo… al REFERENDUM MODIFICHE COSTITUZIONALI
#IOVOTONO
Supera il bicameralismo?
NO, lo rende più confuso e crea conflitti di competenza tra Stato e regioni, tra Camera e nuovo Senato
Produce semplificazione?
NO, moltiplica fino a dieci i procedimenti legislativi e incrementa la confusione
Diminuisce i costi della politica?
NO, i costi del Senato sono ridotti solo di un quinto e se il problema sono i costi perché non dimezzare i deputati della Camera
È una riforma innovativa?
NO, conserva e rafforza il potere centrale a danno delle autonomie, private di mezzi finanziari.
Amplia la partecipazione diretta da parte dei cittadini?
NO, triplica da 50.000 a 150.000 le firme per i disegni di legge di iniziativa popolare
È una riforma chiara e comprensibile?
NO, è scritta in modo da non essere compresa se volete leggerla andate QUI
È una riforma legittima?
NO, perché è stata prodotta da un parlamento eletto con una legge elettorale (Porcellum) dichiarata incostituzionale
È il frutto della volontà autonoma del parlamento?
NO, perché è stata scritta sotto dettatura del governo
Garantisce la sovranità popolare?
NO, perché insieme alla nuova legge elettorale (Italicum) già approvata espropria la sovranità al popolo e la consegna a una minoranza parlamentare che solo grazie al premio di maggioranza si impossessa di tutti i poteri
Garantisce l’equilibrio tra i poteri costituzionali?
NO, perché mette gli organi di garanzia (Presidente della Repubblica e Corte Costituzionale) in mano alla falsa maggioranza prodotta dal premio
Salvaguardare la democrazia oggi, è garantire la propria libera voce domani.
Questa è una riforma che non riduce i costi, non migliora la qualità dell’iter legislativo, ma scippa la sovranità dalle mani del popolo.
Diciamo NO allo scempio della Costituzione attuato attraverso una riforma che sottrae poteri ai cittadini e mortifica il Parlamento!
Diciamo NO alla legge oltraggio che, calpestando la volontà del corpo elettorale, instaura un regime politico fondato sul governo del partito unico!
E con questo, insieme al profondo augurio di vedere più gente che andrà a votare alla prossime elezioni, vi auguro una buona serata.
draziz@finanza, ciao caro… Purtroppo in itaGlia ci sono molti sadomaso 🙁
quindi non ci rimane che votare 5 stelle e voglio vedere chi ancora dice di no,vuoi che in un mandato facciano piu danni di certi caproni??
frimba@finanza:
quindi non ci rimane che votare 5 stelle e voglio vedere chi ancora dice di no,vuoi che in un mandato facciano piu danni di certi caproni??
Io non voto 5 stelle
j.p.m.@finanzaonline: Io non voto 5 stelle
io si………mi sono sempre piaciuti i gelati Sammontana……
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Brava Agata!
Grazie per le delucidazioni…
Sempre più un Paese di pecore…
E hanno sempre da dire che la colpa è degli altri, che la politica fa quello che vuole…
Ennò Signori miei! Qui è spiegato molto bene.
D’ora in avanti sarà solo colpa vostra, cari Italiani ed Italiane, se le cose peggioreranno.
Le righe qui sopra parlano chiaro. Svegliatevi!
A meno che tutto il peggio che potrebbe venire vi faccia comodo…
Se allora la mettiamo sul masochismo…