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TUTTI I NUMERI DEL GOVERNO MONTI

Scritto il alle 10:49 da carloscalzotto@finanza

INFOGRAFICA…tutti i numeri del Governo Monti

Un anno di governo Monti … tutti i numeri del disastro, dal debito pubblico alla disoccupazione.

Se l’obiettivo del governo tecnico guidato da Mario Monti era solo quello di far calare spread e i rendimenti sui titoli di Stato, allora la missione può dirsi compiuta. In un anno, da novembre 2011 a novembre 2012, il differenziale tra btp italiani e bund tedeschi è effettivamente sceso, così come gli interessi sui Btp 10 anni, i Bot 12 mesi e i Ctz…

Il problema è che tutto questo è costato caro all’Italia, soprattutto alla parte produttiva del Paese. Calata la produzione industriale, calato in modo vertiginoso il pil, crollati consumi della famiglie e retribuzioni, diminuiti i mutui erogati per l’acquisto di prime case e i prestiti alle famiglie e alle aziende. In compenso è aumentata la disoccupazione, il debito pubblico si appresta a sfondare quota 2000 miliardi e il rapporto debito pubblico su Pil si avvia a toccare il massimo storico del 126%: il precedente record, correva l’anno 1995, si era fermato a 121%, prima di scendere fino al 103% negli anni 2003 e 2004 in cui era premier il tanto vituperato Berlusconi. Quota 103% che, a onor del vero, è stata toccata anche nel 2007 con Prodi. source
Insomma, un vero disastro. L’Italia si è impoverita per difendersi dallo spauracchio spread, il cui abbassamento non dipende però dall’azione di governo ma piuttosto da quella ben più consistente della Bce: anche con Monti al timone dell’Italia, infatti, lo spread ha più volte superato quota 500, sia a dicembre-gennaio sia a luglio di quest’anno.
Numeri impietosi. E i dati sono attendibili, in quanto diffusi dall’Ufficio Studi del Sole 24 Ore e basati su rapporti di Istat e Bankitalia.
Il bollettino di guerra è ben visibile scorrendo la tabella che alleghiamo: da notare soprattutto il boom del debito pubblico e l’aumento della percentuale di disoccupati in un solo anno, da 9,30% a 10,80%. Altrettanto tremendo il calo costante dei consumi delle famiglie.

A voi la tabella

Ecco i fatti che dimostrano un’Europa in una devastante depressione economica

L’Europa non è solo in un’altra profonda recessione. La verità è che l’Europa si sta dirigendo verso una vera e propria depressione

1. Le economie di 17 dei 27 paesi dell’UE hanno subìto una contrazione per almeno due trimestri consecutivi.

2.  La disoccupazione nella Zona euro ha toccato un nuovo record storico del 11,7 per cento.

3. Il tasso di disoccupazione in Portogallo è al 16,3 per cento (13,7 per cento nel 2011).

4. Il tasso di disoccupazione in Grecia è al 25,4 per cento (18,4 per cento nel 2011).

5. Il tasso di disoccupazione in Spagna ha raggiunto un nuovo record storico del 26,2 per cento. Di quanto può crescere ancora?

6. I livelli di disoccupazione giovanile in Grecia e in Spagna si stanno avvicinando al 60 per cento.

7. Di recente l’agenzia di rating Moody’s ha abbassato il rating AAA della Francia. Mentre i ricchi francesi espatriano, il governo socialista attua piani di aumento delle tasse per i redditi alti.

8. La produzione industriale sta crollando in tutta Europa. La perenne incertezza sul futuro della Zona euro ha congelato gli investimenti e lo sviluppo industriale.
La produzione industriale sta calando del 7% annuo in Spagna e in Grecia, del 4,8% annuo in Italia e del 2,1% ogni anno in Francia.

9. Segnali di problemi giungono anche nelle economie “stabili”. In Germania, gli ordini delle fabbriche a settembre erano diminuiti del 3,3 per cento rispetto al mese precedente. Le vendite al dettaglio nel mese di ottobre sono diminuite del 2,8 per cento rispetto al mese precedente.

10. Si stima che il debito greco raggiungerà il 189 per cento del PIL entro la fine di quest’anno.

11. L’economia greca si è ridotta di oltre il 7 per cento quest’anno e si prevede che si contrarrà di un altro 4,5 per cento nel corso del 2013.

5 commenti Commenta
ferrariferrari
Scritto il 7 Dicembre 2012 at 11:18

PERO’ CHIAMALO COL SUO VERO NOME OSSIA IL GOVERNO BERLUSCONI-BERSANI-CASINI, NON BISOGNA DIMENTICARSI CHE OGNI GOVERNO PER GOVERNARE HA BISOGNO DI UNA MAGGIORANZA PARLAMENTARE, CHE IL POTERE LEGISLATIVO E’ DEL PARLAMENTO, E CHE PER QUANTO RIGUARDA LA POTESTA’ LEGISLATIVA DEL GOVERNO “I DECRETI LEGGE” DEVONO COMUNQUE ESSERE CONVERTITI IN LEGGE DAL PARLAMENTO.
E BOSSI E DI PIETRO NON HANNO PARTECIPATO GIUSTO PERCHE’ I LORO VOTI NON ERANO NECESSARI A RAGGIUNGERE LA MAGGIORANZA.
A NOVEMBRE 2011 SERVIVA UN MACELLAIO, E IL PROFESSORE SI E’ PRESTATO.

Scritto il 7 Dicembre 2012 at 11:23

ferrariferrari@finanza:
PERO’ CHIAMALO COL SUO VERO NOME OSSIA IL GOVERNO BERLUSCONI-BERSANI-CASINI, NON BISOGNA DIMENTICARSI CHE OGNI GOVERNO PER GOVERNARE HA BISOGNO DI UNA MAGGIORANZA PARLAMENTARE, CHE IL POTERE LEGISLATIVO E’ DEL PARLAMENTO, E CHE PER QUANTO RIGUARDA LA POTESTA’ LEGISLATIVA DEL GOVERNO “I DECRETI LEGGE” DEVONO COMUNQUE ESSERE CONVERTITI IN LEGGE DAL PARLAMENTO.
E BOSSI E DI PIETRO NON HANNO PARTECIPATO GIUSTO PERCHE’ I LORO VOTI NON ERANO NECESSARI A RAGGIUNGERE LA MAGGIORANZA.
A NOVEMBRE 2011 SERVIVA UN MACELLAIO, E IL PROFESSORE SI E’ PRESTATO.

bhè da oggi chiamiamolo bersani casini vendola 😀

ferrariferrari
Scritto il 7 Dicembre 2012 at 11:46

la mossa del pdl potrebbe essere..proviamo ad uscire adesso che tanto per le prossime elezioni gli italiani avranno già dimenticato che abbiamo sostenuto questo governo, sperando che si trovi al più presto una nuova maggioranza.

Scritto il 7 Dicembre 2012 at 15:01

ferrariferrari@finanza:
la mossa del pdl potrebbe essere..proviamo ad uscire adesso che tanto per le prossime elezioni gli italiani avranno già dimenticato che abbiamo sostenuto questo governo, sperando che si trovi al più presto una nuova maggioranza.

nel momento delle elezioni è dovere di chi si ricorda ricordare;-)

pato89
Scritto il 7 Dicembre 2012 at 18:56

Agata Marino,

Il problema é che noi italiani siamo un popolo senza memoria …

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