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Il ministro Passera è contrario all’ aumento dell’ IVA
L’ unica buona notizia è che il ministro Passera si rende conto ed è contrario all’ aumento dell’ IVA. Dopo la pressione fiscale a livelli record, finalmente si inizia a dichiarare che non è possibile aumentarla ancora, sopratutto dopo la reintroduzione della tassa sulla prima casa ( IMU ). Il ministro dello Sviluppo Economico a Radio Anch’ io dice: «Non credo che la cosa sia da fare adesso. L’ammontare del peso fiscale è molto elevato e non vedo spazio per ulteriori interventi. L’ Italia ha già fatto una cosa importantissima, cioè rientrare con credibilità su tutti i tavoli. In questo Monti ha fatto un miracolo e l’Italia ora è protagonista, in alcuni casi riferimento, su tutti i tavoli internazionali, dobbiamo risolvere la situazione», escludendo così, o facendo capire, che è contrario all’ aumento dal 21% al 23%, anche se personalmente non sono per niente daccordo sul ruolo italiano all’ interno della comunità Europea e sulla credibilità della nostra Penisola.
«Non sostenere l’euro ha implicazioni forti e negative soprattutto per Paesi come il nostro, che hanno fatto la loro parte di lavoro al proprio interno ma che hanno bisogno di un contesto europeo più convinto di se stesso. Do un giudizio positivo sulla solidità complessiva delle banche italiane. Per quanto riguardo lo stretto di Messina non è una delle priorità, mentre ridurre le tasse a quelli che le pagano è un obiettivo che abbiamo, ma non è pensabile nel breve termine. »
Anche sul fatto che le banche italiane siano solide non sono proprio daccordo, anzi, ritengo che molte siano in difficoltà, basta vedere quanto quotano i tre maggiori istituti finanziari come Unicredit, Intesa San Paolo e Monte dei Paschi. Comunque nel caso che davvero, dopo i vari annunci per evitare l’ aumento dell’ IVA, tramite la spending review, rimarrebbe al 21%, il quadro generale della pressione fiscale rimarrebbe invariato per il momento, l’ aumento potrebbe essere solo rimandato e l’ unica cosa che potremo dire/osservare è che almeno non sarà peggiorata ulteriormente.