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ALERT IRAN: Fondo monetario internazionale è preoccupato per le tensioni, analizziamo il future Crude Oil
Il FMI è preoccupato per l’aumento dei prezzi del petrolio e sulla crescita economica in bilico.
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) Venerdì ha messo in guardia circa i rischi globali dell’economia per l’aumento dei prezzi del petrolio, alimentati da tensioni tra Iran e Occidente attorno alle ambizioni nucleari della repubblica islamica.
Le nuove sanzioni contro l’Iran da parte di Stati Uniti e UE, hanno costretto alcuni
paesi a iniziare a ridurre i loro acquisti di petrolio iraniano.
Diversi ministri delle Finanze ei banchieri del G20, riuniti a Città del Messico fino a Domenica, erano preoccupati per l’impatto dell’aumento dei prezzi.
“Un nuovo pericolo all’orizzonte e non solo, per i prezzi elevati del petrolio”,
ha detto David Lipton, numero due del FMI durante una presentazione in occasione della riunione del G20.
“La situazione in Iran è un rischio che deve essere monitorato. ” l’economia mondiale non è fuori dalla zona di pericolo “.
David Lipton è venuto poco dopo segretario al Tesoro Usa Timothy Geithner che ha detto che Washington stava valutando la possibilità di usare le riserve strategiche per contrastare le interruzioni delle forniture causate dalle tensioni con l’Iran.
I timori di riduzione dell’offerta, aggravata dalle minacce di un blocco da parte di Teheran… Stretto di Hormuz, che è vitale nel commercio mondiale del petrolio, hanno spinto i prezzi verso nuovi massimi, come avevamo anticipato nelle precedenti analisi su future del crude oil.
A seguito di un record in euro, il prezzo per barile di Brent Venerdì varcava la soglia di 124 dollari, alimentando i timori di una sfida ardua per stabilizzare l’economia mondiale.
Contrario il Segretario Generale dell’OCSE, reagendo a Timothy Geithner, le sue parole non sono state a favore del utilizzo delle riserve .
”Aprire le riserve strategiche, non servirà a far scendere i prezzi del petrolio, in aumento a causa della tensione nella regione del Golfo”, ha detto da parte sua,”Questi prezzi sono in gran parte causati dall’alta tensione, provocata da queste discussioni quotidiane sullo Stretto di Hormuz e di Israele”, “Non si risolve questo problema aprendo le riserve”.
La tenuta di area 107 porterebbe il future a testare il nuovo obbiettivo a 115, sul grafico daily possiamo vedere che con l’ultima chiusura abbiamo superato la mediana del nostro canale rialzista, gli indicatori sono in netto up e sino a 107 il trend non cede ecco l’analisi precedente dove mettevamo in rilievo il possibile rialzo QUI
Vi riporto alle analisi su Dax e su Unicredit in programma per domani