Eurozona Raggiunge la Crescita nel Q3

Oggi vi voglio proporre un articolo scritto in collaborazione con DailyForex.com sulla crescita dell’Eurozona.

Il blocco delle 18 nazioni che utilizzano la moneta unica europea, l’Euro, ha registrato nel complesso una magra crescita economica nel terzo trimestre dell’anno, attestandosi allo 0,2%. Un certo numero di esperti aveva previsto che il blocco europeo avrebbe potuto mostrare segni di contrazione nel terzo trimestre, a seguito del rallentamento visto fra il primo ed il secondo trimestre (rispettivamente dello 0,3% e 0,1%). I dati arrivano da una previsione piuttosto bassa, dopo la crisi finanziaria globale, la crisi del debito sovrano europeo e l’anemica domanda globale, in riferimento agli ultimi anni.

Tuttavia, i prospetti sono leggermente al di sopra la metà della media della crescita trimestrale del lungo periodo che il blocco ha prodotto dal 1997 ad oggi; la crescita in questo periodo ha avuto una media dello 0,35% (con un range che va da -2,8% nel primo trimestre del 2009 all’1,3% del secondo trimestre del 1997).

L’economia italiana è rientrata in recessione con una contrazione dello 0,1%. L’Italia è l’ottava maggiore economia al mondo e la terza della zona euro, tuttavia ha oscillato fra crescita zero e contrazioni per 14 trimestri consecutivi.

L’economia tedesca ha compensato la contrazione dello 0,1% del secondo trimestre con una crescita dello 0,1% nel terzo trimestre, tuttavia ad emergere fra questi dati è stata la tanto criticata economia francese (seconda maggiore economia del blocco), che ha registrato una crescita dello 0,3% nel terzo trimestre, contraddicendo le previsioni degli analisti.

Nel primo trimestre la Grecia è uscita dai sei anni di recessione, registrando dei dati sulla crescita relativamente notevoli a quota 0,7% nel terzo trimestre, tuttavia, le dimensioni dell’economia greca sono di sole tre quarti rispetto ai livelli pre-crisi. Il tasso di disoccupazione è ancora molto alto, attualmente al 25,9% (dati di agosto).

Insistono le speculazioni sul fatto che la Banca Centrale Europea farà di più per stimolare l’economia dell’Eurozona, nel tentativo di far aumentare la crescita e diminuire la disoccupazione, che al momento ha raggiunto una media dell’11,5% della forza lavoro.