Crisi economica in USA: ecco il grafico e la verità sull’occupazione negli Stati Uniti

Scritto il alle 00:37 da carloscalzotto@finanza

La Casa Bianca ha accolto positivamente il rapporto odierno, ma sostiene che serve fare di più.

Il rapporto sull’occupazione americana di dicembre pubblicato oggi ha deluso, seppur di poco, gli analisti più esigenti ma ha dato l’occasione all’amministrazione Obama per ribadire che la ripresa procede. Gli esperti però continuano ad analizzare i dati per cercare di capire quale sia il trend in atto.

Come fa ogni mese, la società Calculated Risk ha diffuso il grafico seguente, permettendo di mettere in prospettiva la fotografia del mercato del lavoro attuale con quelle scattate in passato. La conclusione?

“La recessione che ha colpito l’occupazione è la peggiore tra quelle verificatesi dopo la fine della seconda guerra mondiale”, ha scritto Bill McBridge di Calculated Risk spiegando che “il grafico mostra la relativa lentezza della ripresa dovuta agli effetti della crisi immobiliare e alla crisi finanziaria”.

Per Alan Krueger, presidente del Council of Economic Advisers della Casa Bianca, anche se “resta ancora altro lavoro da fare”, il rapporto sull’occupazione diffuso oggi “è un’ulteriore prova del fatto che l’economia continua a guarire dalle ferite inflitte dalla peggiore crisi dalla Grande Depressione”. source

“E’ cruciale continuare a portare avanti politiche che costruiscano un’economia adatta alla classe media”, ha detto Krueger, sottolineando che sono stati creati posti di lavoro per 34 mesi di fila per “un totale di 5,8 milioni di nuovi occupati”. In dicembre, ha detto Krueger, la partecipazione al mercato del lavoro è rimasta invariata al 63,6%.

Lo scorso dicembre, negli Stati Uniti sono stati creati 155.000 posti di lavoro nuovi mentre il tasso di disoccupazione è rimasto invariato rispetto al mese prima al 7,8%. Lo ha comunicato il dipartimento del Lavoro. I due dati sono inferiori alle attese degli analisti, che si aspettavano rispettivamente 160.000 nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo e un tasso di disoccupazione al 7,7%. Alcuni esperti però si aspettavano un dato a 150.000.

Un calcolo più ampio della disoccupazione, che include coloro che sono alla ricerca di un lavoro e quelli che non riescono a trovare altro che occupazioni part-time, a dicembre si è confermata al 14,4%, come a novembre. Nonostante la creazioni di nuovi posti di lavoro, 12,2 milioni di persone lo scorso mese non sono riusciti a trovare un’occupazione. Il dato è in leggero rialzo rispetto a novembre.

Ad avere contribuito alla creazione di nuovi posti di lavoro è stato ancora una volta il settore privato, con 168.000 unità. L’occupazione nel comparto delle costruzioni è cresciuta di 30.000. Il settore manifatturiero ha aggiunto 25.000 posti mentre quello della sanità ne ha creati 45.000. Il settore pubblico ha invece tagliato 13.000 posti.

Gli stipendi sono cresciuti in media di 7 centesimi a 23,73 dollari l’ora. La settimana lavorativa è stata pari a 34,5 ore. Il dato di novembre è stato rivisto a 161.000 posti da 146.000.

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