Contest Biotech – L’ODAC Commitee a sorpresa raccomanda l’approvazione di Kyprolis di Onyx Pharmaceuticals (ONXX) +37% in Pre-apertura
Quelli che vedete nella foto sono proprio loro gli ONYX !! Non sembrano dei ricercatori farmaceutici ma serve per fare scena.
Nonostante lo scetticismo legato all’evento di ieri sera, che era anche il primo del nostro contest biotech Onyx Pharmaceuticals, Inc. (ONXX) ha annunciato ieri che la US Food and Drug Administration (FDA) Oncologico Drugs Advisory Committee (ODAC) ha determinato un voto di 11-0 a favore e 1 astensione che, in pazienti con recidiva e mieloma multiplo refrattario che hanno ricevuto almeno due precedenti linee di terapia che comprendeva un inibitore del proteasoma e un agente immunomodulante (IMiD), la valutazione rischio-beneficio è favorevole per l’utilizzo di Kyprolis ™ (nome commerciale proposto per carfilzomib). Onyx sta sviluppando Kyprolis per l’uso in mieloma multiplo attraverso una varietà di linee di trattamento.
“La raccomandazione di oggi è una tappa importante di regolamentazione in sede di riesame di Kyprolis per recidivo e refrattario mieloma multiplo,” ha detto Ted W. Love, MD, Vice Presidente Esecutivo, Ricerca e Sviluppo e al Technical Operations Onyx Pharmaceuticals. “Onyx è impegnata a portare Kyprolis ai pazienti il più rapidamente possibile e auspica di lavorare a stretto contatto con la FDA.”
Nel votare il suo supporto al farmaco, Wyndham Wilson, chairman di questo advisory committee dell’Fda e a capo della sezione sui linfomi del National Cancer Institute, ha commentato che per questi pazienti il farmaco costituisce l’ultima speranza. Ci sono dei segnali preliminari positivi, ha detto, che dovranno essere confermati da altri trial.
Il Prescription Drug User Fee Act (PDUFA) per il completamento della revisione della FDA della NDA di Kyprolis per l’approvazione accelerata è 27 luglio 2012. L’ODAC FDA fornisce una consulenza di esperti indipendenti, ma la decisione finale riguardante l’approvazione è fatta da FDA.
La NDA di Kyprolis si basa sullo studio 003-A1, in open, a braccio singolo studio clinico di Fase 2b, nonché dati ricavati da ulteriori studi. Il 003-A1, ha valutato 266 pazienti pesantemente pre-trattati con recidivo e refrattario mieloma multiplo che avevano ricevuto almeno due precedenti terapie, tra cui bortezomib e sia talidomide o lenalidomide.
Non ho seguito il meeting dal vivo quindi al momento non so cosa ha giocato un ruolo primario nel raccomandare l’approvazione da parte delll’ODAC. Il tumore si è ridotto nel 22% dei pazienti con mieloma multiplo, ma FDA, in sede di riesame, ha già messo in dubbio che gli effetti collaterali cardiovascolari e polmonari potranno minare il beneficio del farmaco. “Dal momento che carfilzomib prodotto un tasso di risposta globale ORR di solo il 22% nello studio di efficacia primaria, essa non può fornire un vantaggio rispetto alla terapia disponibile. FDA è molto preoccupata per le tossicità gravi, anche mortali che sono associati con l’uso di questo agente, ” FDA ha dichiarato nella sua revisione del farmaco.
Onyx sta tecnicamente cercando l’approvazione accelerata per carfilzomib in base ai risultati di uno studio di fase II in cui tutti i pazienti sono stati trattati con il farmaco. Se FDA deciderà che questi dati non sono sufficienti per approvare il farmaco, Onyx dovrà affrontare uno studio di fase III con i risultati attesi del prossimo anno. Se approvato questo farmaco se la dovrà vedere contro i farmaci attualmente approvati per il mieloma multiplo di Celgene (CELG) e Takeda.
Ecco la classifica aggiornata del contest. Come vedete i pseudo esperti hanno “toppato” alla grande.
Sempre restando in tema con un comunicato nei giorni scorsi, Pfizer ha reso noto che il farmaco oncologico crizotinib ha raggiunto l’end point di uno studio di fase III, migliorando la progression-free survival rispetto alla terapia standard in pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule (Nsclc) che presentano una particolare mutazione del gene ALK (chinasi del linfoma anaplastico).
Lo scorso anno, Il farmaco era stato approvato dall’Fda per questa indicazione ma il via libera era stato ottenuto con la procedura di “accelerated approval”, cioè assenza di dati clinici definitivi ma sulla base di una percentuale di risposte obiettive che nel sottogruppo di malati ALK positivi era stata definita “senza precedenti”. Adesso arriva una conferma clinica più consistente e utile anche per confermare l’indicazione.
Denominato PROFILE 1007, lo studio dimostra la superiorità di crizotinib rispetto alla chemioterapia standard (docetaxel o pemetrexed) nel prolungare la sopravvivenza senza progressione.
Il profilo di effetti indesiderati osservato con i farmaci in studio è risultato “consistente” con gli effetti noti in letteratura.
Pfizer sta anche valutando il farmaco in uno studio di fase II denominato PROFILE 1014, che confronta il farmaco con pemetrexed più cisplatino o carboplatino in pazienti non trattai in precedenza e affettui da Nsclc ALK positivo.
Il gene ALK dà origine a una proteina di fusione, chiamata EML4-ALK, che stimola la crescita tumorale. La traslocazione EML4-ALK è rara, essendo presente solo nel 2-7% dei tumori polmonari non-piccole cellule, ed è più frequente in pazienti non fumatori,o che non hanno fumato poco, e nei pazienti con adenocarcinoma. Il loro tumore non contiene mutazioni del gene per il recettore del fattore di crescita epidermoidale (EGFR) o del gene K-Ras (che sono invece trattabili con altri farmaci biologici mirati).
Crizotinib (noto anche come PF-02341066 o 1066) compete con l’ATP (o adenosintrifosfato, una micro-molecola in grado di attivare i processi biochimici che richiedono energia) per l’ALK e, sostituendosi all’ATP, ne impedisce il funzionamento. Attualmente si ritiene che crizotinib esplichi i suoi effetti terapeutici attraverso la modulazione della crescita, nonché della capacità di migrare e invadere i tessuti sani delle cellule neoplastiche. Alcuni studi, però, suggeriscono che esso possa esplicare anche un’azione anti-neoangiogenetica.
Nei soli Usa si calcola che i pazienti con tumore al polmone e mutazione ALK siano circa 10mila. Crizotinib, un inibitore di ALK attivo per via orale con somministrazione bid, in due studi pubblicati sul NEJM ha ridotto in modo significativo il volume tumorale in pazienti che presentano in questo tipo di mutazione.