Ecco lo specchio dello spread e dell’indice bancario

Scritto il alle 09:37 da Agata Marino

Che esista una forte correlazione negativa è oramai assodato. Questo è peggio del primo carry trade operato dal sistema bancario ai danni della crescita. la partecipazione massiccia alle LTRO doveva portare almeno ad una redistrubuzione del denaro al sistema reale: le nostre PMI. Il sistema del credito sopravvive l’economia reale muore. Tanto il credito si concede solo a chi non ne ha davvero bisogno.

Le banche nazionali hanno un forte home bias in termini di composizione del loro portafoglio di titoli di stato. Lo stesso lavoro aiuta a capire la relazione tra sovereign-spread ed andamento dei Cds sulle singole banche.

La domanda spontanea è: è un bene o un male per le banche? (1).

A questa, suggerisco di aggiungere: è un bene o un male per il paese? (2) La risposta più facile alla domanda 1 è che sia un male, perchè c’è troppa concentrazione di rischio; questa, mi pare, è anche l’interpretazione dell’autore a riguardo.

Riguardo alla domanda 2, suggerisco la letteratura Gros-2011 (External versus domestic debt…Vox). Infatti, se è vero che è più rischioso che il debito di un paese lo detengano soggetti non-residenti (sia households che istitutions), potrebbe essere un bene per i seguenti 2 motivi suggeriti da Gros: a – il trasferimento di ricchezza per il pagamento degli interessi è a favore di soggetti residenti (le risorse rimangono all’interno) b – i soggetti residenti detentori di titoli possono essere tassati e il gettito utilizzato per servire il debito.

Ora inserisco l’articolo esaustivo a cui non c’è altro da aggiungere source

Un’immagine speculare. Questa l’impressione che si ha guardando al grafico qui sotto che mostra l’andamento dello spread fra Bund e Btp decennali (linea arancione) e indice Ftse Italia All-Share Bank Index dei titoli bancari (linea blu). Quando lo spread aumenta, i titoli bancari calano, perché le banche sono imbottite di titoli di stato. L’associazione inversa fra il rendimento dei nostri titoli di stato e il corso azionario delle nostre banche si è rafforzata dopo l’introduzione della Ltro (Long Term Refinancing Operations) della Bce, le nuove linee di credito a medio termine della Bce per le banche dei paesi in difficoltà. Come già documentato sul sito, le banche hanno utilizzato questi fondi per arbitraggi fra il tasso pagato alla Bce (1 per cento) e il rendimento dei titoli di stato. Le banche italiane oggi detengono più di 300 miliardi di nostri titoli di stato, il 20 per cento in più di tre mesi fa. Ma questo le rende ancora più vulnerabili ai rischi associati al nostro debito pubblico. Quando lo spread si allarga, i titoli bancari soffrono molto più che anche solo pochi mesi fa: per ogni punto percentuale di allargamento dello spread, l’indice di borsa delle banche cala di più dell’uno per cento, il doppio di quanto avveniva in ottobre.

L’andamento del Ftse Italia All-Share Bank Index e dello Spread italiano per l’analisi del nostro indice per oggi andare qui

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