Analizziamo Unicredit, Intesa San Paolo e il nostro indice di Piazza Affari
Partiamo dal nostro indice sul grafico giornaliero che chiude sui minimi odierni con una pessima candela a -4,98%:
Abbiamo un supporto statico importante a 14420 punti circa, la zona da non perdere in chiusura è 14370 – 14420, nel malaugurato caso di perdita in chiusura giornaliera, ci stanno obbiettivi a ribasso intorno a 14000 -13800 punti. L’ indice resta molto debole grazie anche al comparto bancario e le minacce dell’ Iran di stoppare l’ export del greggio verso il nostro paese. Serve il recupero con mantenimento dei 14800 punti circa, ovvero la vecchia trendline rialzista per sperare che il crollo si concluda qua………………………..Lo spread tra il Btp e il Bund risale sopra 400 punti base.
Vediamo Unicredit sempre sul giornaliero:
Il titolo bancario è entrato in una zona supportiva tra 2,93 e 3,08 da non perdere assolutamente, altrimenti lo scenario che si disegnerebbe sarebbe pessimo con la quotazione che potrebbe raggiungere i 2,57 – 2,60.
Altro titolo bancario, Intesa San Paolo:
Intesa è appoggiata su un supporto statico a 1,13, la sua perdita porterebbe ad obbiettivi da individuare in area 1,065 – 1,05/1,03. Ci stanno rimbalzi verso 1,20/1,17.
Tanto per la cronaca, ecco alcuni grafici che dimostrano che nell’ operazione di rifinanziamento a lungo termine ( LTRO ), chi si è accaparrato più soldi, sono le banche di Italia e Spagna ( grafico 1 ), le quali hanno riversato poco nei depositi overnight presso la BCE ( grafico 2 ), e sempre il comparto bancario di Italia e Spagna, negli ultimi mesi del 2011, ha visto diminuire i loro depositi( grafico 3 ):
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