Rating e Spread sopra i 500 punti, ma niente panico, analizziamo il Bund

Scritto il alle 11:53 da balrock@finanzaonline

Alle 15,18 il differenziale è infatti arrivato a toccare il massimo di giornata ben oltre i 500 punti a quota 503,76 punti ma solo 38 minuti dopo, alle 15,56, lo spread era tornato a quota 489,90 punti, segno che gli investitori stranieri non stavano aspettando, come spesso in passato, la prima occasione per vendere i BTp. Insomma la prima asta dell’anno poteva andare molto meglio, ma S&P ha sferrato la sua spada sui mercati, vi linko l’articolo di Dream Theater del blog di INTERMARKET&MORE. Anche se la decisione di S&P era del resto ormai ampiamente scontata dai mercati e andava a fotografare una situazione in parte già superata dopo le misure varate dal governo per il consolidamento dei conti e che, come ha ricordato giovedì lo stesso presidente della Bce, Mario Draghi, ma il mercato non è fatto soli di analisti e ogni piccolo raffreddore può essere visto come una polmonite, cio non toglie che i nostri conti e sacrifici, per il rilancio della nostra economia, stanno iniziando a riscuotere l’apprezzamento dei mercati.  Il Tesoro ha raccolto l’importo massimo di 4,75 miliardi pagando il 4,29%, 4,83% e 5,75%, tassi notevolmente più bassi rispetto alle emissioni di fine novembre e dicembre. Il mercato è però rimasto deluso perchè, sulla scia dei risultati eccezionali delle aste dei Bonos spagnoli e dei BoT lo scorso giovedì, per questi tre BTp in offerta i traders avevano calcolato  una domanda molto più forte e rendimenti di assegnazione ancora più contenuti.
La domanda è stata bassa, In totale il mercato ieri ha richiesto poco meno di 7 miliardi contro i 4,75 in offerta massima e collocati dal Tesoro. Un’asta dunque “tirata”, soprattutto quando messa a confronto con lo straordinario risultato della prima asta di Bonos a medio-lungo termine spagnoli che lo scorso giovedì sono stati offerti per 5 miliardi, collocati per circa 10 miliardi contro un’offerta che ha sfiorato i 19. diciamo che nonè corretto paragonare i due pesi perchè pesano diversamente sul mercato primario: la Spagna è un peso medio, l’Italia è un peso massimo. Madrid per quest’anno ha annunciato emissioni lorde di titoli a medio-lungo termine per 86 miliardi (36 miliardi netti), mentre il Tesoro italiano dovrebbe emettere BTp, CcT e CTz per almeno 200 miliardi.  Vi ricordo che  l’Italia tra febbraio, marzo e aprile dovrà rimborsare oltre 90 miliardi di titoli di Stato a medio-lungo termine in scadenza, un importo quindi superiore all’intero programma di emissione a medio-lungo della Spagna.  anche se dopo l’asta dei BTp arriveranno le aste dei BoT e CTz di fine mese, che dovrebbero permettere al Tesoro di realizzare emissioni nette positive in gennaio per circa 35-39 miliardi, dovrebbe essere un importo sufficiente per coprire circa il 70% delle scadenze di BTp e CcT dei prossimi due mesi. Grazie alle aste di gennaio, il saldo del conto di disponibilità detenuto dal Tesoro presso Banca d’Italia salirà verso 70 miliardi dai 26 miliardi di fine dicembre.riducendo così i timori sulla solvibilità del Paese nei prossimi mesi. Sul Bund ecco il test che ci aspettavamo nelle precedenti analisi, inquesto momento siamo sulla trendline che fa da resistenza al bund, mi aspetto uno short a breve con stop appena sopra il massimo dell’ultima candela. Il supporto passa sulla dinamica rialzista inserita sul grafico che oggi passerebbe a 138.80, la perdita di questo livello decreterebbe il vero inizio dei ribassi con primo obbiettivo area 136.80, dove sono presenti molti volumi in acquisto.

 

 

1 commento Commenta
samir
Scritto il 8 Febbraio 2012 at 14:27

com’è che non si allargano quei grafici qui? :D:

dove sta l supportone?

😳

ciao 😉

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