I Rothschild e l’oro ecco un po’ di storia

Scritto il alle 10:42 da Ferravix

Ecco un articolo interessante sulla famiglia Rothschild : autore Michele  Spallino

21/09/07 – Ore 18:00 – Per capire come chi comanda gode di un vantaggio enorme, perchè sa in anticipo in che direzione si va, può risultare di interesse conoscere la storia recente dei Rotschild in rapporto all’oro.

La mossa dei Rotschild

La banca Rotschild annunciò ad aprile 2004 che usciva dal mercato dell’oro. Cosa poteva significare?

Innanzitutto rileggiamo il testo battuto all’epoca dalle agenzie (reuters): “NMRotschild & Sons Ltd., l’unità di investimento con sede a londra della banca Rotschild, si ritirerà dal trading delle commodities, incluso l’oro, a londra.

Le sue principali attività nel settore sono i metalli preziosi e il petrolio, ed includono il seggio al fixing giornaliero dell’oro a Londra. Il gruppo manterrà una forte presenza nel settore delle risorse naturali attraverso i suoi servizi di consulenza, di projet financing e di corporate banking, che forniscono la

parte principale dei ricavi.”

In quel momento l’oro in dollari quotava 375 dollari. Da quel momento in poi l’oro avrebbe iniziato una costante ascesa che lo ha portato al raddoppio in circa 3 anni.

Per capire il senso della mossa, occorre considerare che la citata unità era specializzata nell’assunzione di posizioni al ribasso sull’oro, come controparte dei programmi di copertura offerti ai produttori di oro.

La mossa di Natan

Per capire ancora meglio racconto la storia di Natan Rotschild all’epoca di Napoleone. Quando era in corso la battaglia di Waterloo si sapeva che se Napoleone avesse vinto diventando il padrone dell’Europa, il mercato

azionario a londra sarebbe crollato. Se invece gli inglesi avessero sconfitto Napoleone, il mercato azionario sarebbe esploso al rialzo. Natan, ebreo, già ricchissimo, si organizzò per avere notizie in anticipo sull’andamento della battaglia. Quando gli arrivò la notizia che Napoleone stava perdendo, se fosse stato uno normale avrebbe iniziato a comprare azioni a londra. Invece, no. Iniziò a vendere. Gli altri, vedendo le enormi vendite di Rotschild pensarono avesse saputo che Napoleone stava vincendo. Quindi si misero a vendere anche loro, causando il classico panico delle vendite. Poi arrivò la notizia ufficiale che Napoleone aveva perso, e le azioni esplosero. Natahan Rotschild moltiplicò i suoi guadagni di 10-20 volte in un solo giorno, perchè lui aveva comprato sulle vendite degli altri dopo averle provocate. Furbetto l’ebreo nevvero?

A parte questo aneddoto, ciò che conta sapere ai fini della notizia citata è che la dinastia dei Rotschild è molto ricca, molto potente e soprattutto molto informata. L’informazione è cruciale, come sappiamo. Noi poveracci ci sforziamo di essere veloci a capire gli effetti di una determinata notizia, ma ovviamente dipendiamo da quando lor signori decidono di iniziare a far filtrare le notizie. Qualcuno però sa le cose ben prima di quando appaiono sulle fonti di informazioni, che loro controllano, anche per il semplice motivo che sono loro a creare i fatti, oggetto delle future notizie.

Il fixing dell’oro

E c’è un altra cosa da capire bene, e cioè il cosiddetto “fixing” dell’oro. Se uno decide di comprare un lingotto d’oro, attraverso gli intermediari, agisce sul sistema delle grandi case di brokeraggio; infatti l’intermediario ci venderà il lingotto in base al prezzo che viene fissato due volte al giorno, al famoso fixing di londra. Così il nostro ordine se è limitato a un certo prezzo, può non essere soddisfatto se il prezzo risulta superiore;oppure se è al meglio, viene eseguito appunto al prezzo che lor signori fissano in quel di Londra, dove vi sono cinque e solo cinque agenti autorizzati: cinque persone dipendenti dalle più grandi banche trattanti oro, e la presidenza dei cinque – fino ad aprile 2004 – era dei Rotschild.

Come funziona questa specie di asta? I cinque raccolgono i grandi ordini di acquisto e di vendita loro pervenuti da tutto il mondo, e – in segreto- stabiliscono il prezzo. Viene fatto in segreto, anche se sui futures nel frattempo vi è un trading continuo e sempre ben conosciuto. Oggi il fixing è ipocrita e fuori del tempo con il trading moderno. Ma occorre capire che nel passato avere il potere di fissare il prezzo dell’oro, dava un enorme potere nel mondo finanziario. Si poteva bloccare il prezzo al fixing, anche solo vendendo una quantità minimale di oro dai propri conti in modo da superare anche solo di poco la quantità domandata; oppure il contrario: si poteva far salire il prezzo, aggiungendo anche solo una piccola quantità in acquisto in modo che risultasse

superiore alla offerta.

In altre parole, sapendo gli ordini esistenti di acquisto e di vendita per quel giorno, i cinque, potevano controllare il prezzo conoscendolo in anticipo rispetto a chiunque altro. Non a caso negli anni 80 , il valore di mercato di uno dei cinque posti al fixing di Londra era valutato circa un miliardo di dollari dell’epoca. Vaconsiderato infatti anche l’enorme valore politico del prezzo dell’oro, cioè la possibilità di favorire (o sfavorire) i potenti quando ne avevano bisogno. Insomma il classico ruolo della finanza ebrea nei confronti di re e imperatori durante tutta la Storia, che ha sempre dato loro il modo di condizionarne e

pilotarne le scelte geopolitiche.

Conclusione

Dunque quando la venerabile N.M. Rotschild, annunciò di voler rinunciare al seggio del fixing dell’oro, qualcosa voleva dire. In particolare poteva significare che la fiducia dei grandi detentori di ricchezza verso le responsabilità fiduciarie americane nel campo del global banking e delle regole di governance iniziava ad

esaurirsi. Grossi problemi sui derivati potevano essere il motivo per cui la Rotschild fece questa mossa: se restava esposta ai prestiti in oro, poteva rischiare di venire travolta da un rialzo del prezzo. Rotschild poteva sapere attraverso le sue fonti di intelligence che il destino del dollaro era ormai segnato, che si sarebbe fatta negli anni a venire una politica inflazionistica e dunque chiudere le posizioni al ribasso in oro (e le attività che comportavano l’assunzione di tali posizioni) prima che iniziasse il trend al rialzo del prezzo.

Nel passato Rotschild ha sempre cambiato posizione in tempo, a proprio vantaggio. Se ritenne questa mossa la più appropriata, voleva dire che vedeva l’oro alla fine salire molto come prezzo nel lungo termine, indipendentemente dalle fluttuazioni di breve, per cui non aveva senso restare in una attività dove strutturalmente si prendono posizioni al ribasso per fare da controparte alle banche centrali.

Ricordo che le banche centrali normalmente affittano il loro oro, e chi lo prende in prestito compagnie minerarie di norma, lo vende per ottenere liquidità per finanziarie la propria società ed alla scadenza restituire il prestito con l’oro estratto. Del resto se si legge con attenzione il comunicato risalta la “forte” presenza che il gruppo intendeva mantenere nelle “risorse naturali” indicando che è da lì che proviene la”parte principale” del suo reddito. Dunque la venerabile Rotschild stava sì abbandonando una posizione di testa nel mercato dell’oro, ma

intendeva restare un fornitore di moneta all’industria mineraria dell’oro. Cioè apparentemente lasciava, ma in realtà rimaneva. Sembra un gioco di parole?

E’ sempre utile sforzarsi di leggere tra le righe soprattuto quando parlano quelli della lobby. Il discorso è di attualità perchè molti possono credere che l’oro sia già salito molto. In realtà si è appena raddoppiato dal momento in cui i Rotschild hanno fatto la mossa qui commentata, ed in genere questa gente non si muove solo per un semplice raddoppio.

Pr leggere gli articili in programmazione andare QUI

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