Salute e Farmaci: Distrofia muscolare di Duchenne tocca Serepta Therapeutics ($SRPT), gli investitori a un bivio ? che fare sul titolo ?

Scritto il alle 16:01 da gooser

Nonostante gli articoli già pubblicati in particolare dal nostro amico CK mi sento in dovere di scrivere, in risposta all’amico che mi scriveva e mi chiedeva aiuto, riassumendo un po’ la situazione. La domanda è difficile ovvero cosa fare adesso per coloro che hanno il titolo o per coloro che invece sono tentati di acquistarlo. Vediamo pero’ di chiarire qualche dubbio anche se non è semplice consigliare in questi casi.

Sarepta Therapeutics ($SRPT) (ex AVI Biopharma) ha annunciato con un comunicato stampa che Eteplirsen, un nuovo farmaco in fase di sperimentazione nei pazienti affetti da distrofia muscolare di Duchenne, ha dato risultati ottimi in uno studio di fase IIb, centrando l’endpoint primario, che era rappresentato dall’aumento della produzione di distrofina, e mostrando anche un beneficio clinico significativo.

Oltre alla riparazione strutturale del tessuto muscolare, il trattamento con eteplirsen ha portato anche a un miglioramento nella capacità di camminare dei pazienti, dimostrato dal test della distanza percorsa a piedi in 6 minuti.

Nei 12 pazienti maschi trattati per 48 settimane con eteplirsen 30 mg/kg o 50 mg/kg si è osservato un aumento del 47% delle fibre muscolari positive alla distrofina (P ≤ 0,001).

Nei pazienti trattati con la dose più alta, si è avuto addirittura un aumento di 21 m rispetto al basale della distanza percorsa in 6 minuti, mentre quelli del gruppo placebo hanno percorso 68 metri in meno (P = 0,016).

Questi risultati arrivano dall’estensione in open di un primo studio di 24 settimane, lo studio 4658-US-201,  nel quale si era già evidenziato un aumento dei livelli di distrofina, ma non si erano visti benefici nel 6MWT. Nell’estensione, durata altre 24 settimane e chiamata 4658-US-202, il farmaco mostra ora di essere in grado di tradurre in un beneficio clinico quello che inizialmente era solo un indizio.

Jerry Mendell, del Nationwide Children’s Hospital di Columbus, in Ohio, autore principale dello studio. ha dichiarato “Questi dati rappresentano una pietra miliare e un progresso decisivo, che offre una speranza ai pazienti affetti da distrofia muscolare di Duchenne e alle loro famiglie, così come agli scienziati che da decenni sono alla ricerca di possibili trattamenti per questa malattia devastante e letale “.

Il ricercatore ha anche riferito che non ci stati eventi avversi associati al trattamento. Questi riusltati saranno presentati il 13 ottobre al congresso della World Muscle Society Congress a Perth, in Australia.

Eteplirsen è un agente che sfrutta la tecnica del salto dell’esone, una tecnica innovativa che agisce direttamente a livello dell’RNA messaggero. In questo modo affronta uno dei difetti genetici alla base di distrofia muscolare di Duchenne, una gravissima malattia genetica neuromuscolare legata al cromosoma X, che insorge nei primi anni di vita (generalmente tra i 2 e 4 anni), portando prima a un indebolimento dei muscoli e poi alla perdita della deambulazione entro i primi 12 anni, arrivando poi a coinvolgere anche la muscolatura cardiaca e quella respiratoria. L’epilogo tragico è la morte del paziente in giovane età, anche prima dei trent’anni.

L’indebolimento dipende appunto dalla mancata produzione di distrofina. Il gene della proteina è composto da 70 esoni, alcuni dei quali possono essere interessati da mutazioni che, in ultima analisi, impediscono la formazione di distrofina, indispensabile per il funzionamento delle fibre muscolari.

Eteplirsen ha come bersaglio specifico l’esone difettoso 51 del gene della distrofina. Saltando questo esone, il farmaco permette di produrre una proteina più corta, ma ancora funzionante, a partire dal suo RNA messaggero.

Consentendo una produzione di una distrofina più corta, grazie al farmaco, si spera di migliorare, stabilizzare o rallentare significativamente il decorso della distrofia di Duchenne, prolungando e migliorando così la qualità di vita dei pazienti.

Durante la fase di estensione dello studio, i quattro ragazzi che nello studio 201 avevano inizialmente preso il placebo sono passati al trattamento attivo, mostrando, di conseguenza, un aumento delle fibre positive alla distrofina del 38,3% (P ≤ 0,009).
Da notare che i benefici sulle perfomance nella camminata sono stati osservati solo con il dosaggio  più elevato e non con i 30mg/kg.

A questo punto per chi fa trading sulle biotech è importante capire quanto puo’ valere l’azienda e di quanto il titolo puo’ salire dopo che come detto su base annua ha guadagnato oltre l’800%.

Ho letto diverse analisi e sono anche arrivati i target degli analisti ho scritto nuovamente della compagnia, nonostante l’abbia già fatto Cereal Killer per capire un po’ dove possiamo arrivare.

Se tutto va bene, eteplirsen dovrebbe entrare in fase III a fine 2012. La prima cosa che forse alcuni stanno sottovalutando è che solo il 13% dei malati è portatore della mutazione che eteplirsen può curare, quella a livello dell’esone 51 anche se Sarepta sta sviluppando altri composti che sfruttano la tecnica del salto dell’esone nella speranza di trovare una cura anche per altri gruppi di pazienti colpiti dalla distrofia di Duchenne e in particolare è al lavoro, al momento solo in fase pre-clinica, anche sul salto dell’esone 45 e di quello dell’esone 50.

Il titolo ieri ha chiuso con un -15% che ovviamente rispetto ai guadagni del giorno prima fa ridere, ma è importante capire cosa faranno adesso gli orsi e i tori sul titolo.

Nonostante gli ottimi dati che avete letto sopra, iniziano pero’ ad arrivare alcuni punti interrogativi su questi. In particolare questi risultati hanno un buco nella correlazione tra la produzione di distrofina e il beneficio clinico di camminare più in là nel 6MWT. I dati sollevano anche interrogativi sul fatto che la distrofina venga prodotta in seguito al trattamento con eteplirsen sia funzionale.

Non è realistico aspettarsi una stretta correlazione tra la produzione di fibre distrofina e le prestazioni sul 6MWT in uno studio con cosi’ pochi pazienti. La misurazione delle fibre distrofina può essere variabile e dipende da molti fattori, tra cui la posizione in cui la biopsia muscolare è stata fatta.

Queste sono alcune delle obiezioni che ho letto qua e la in rete che stanno facendo coloro che vorrebbero fare crollare il titolo. In questo momento pero’ sembrano più i pareri positivi. Eteplirsen è il primo farmaco indicato per la produzione di nuova distrofina cosa che GlaxoSmithKline (GSK) Prosensa non è riuscito a fare. Non credo si tratti di un caso.

Nel frattempo sono arrivati puntuali i BUY degli analisti, Wedbush Lifts da target $70 con vendite previste nei prossimi anni per 300-400 Milioni di $. Adesso bisognerà capire, dopo un assestamento delle quotazioni cosa farà il titolo?. E’ conveniente l’acquisto o vista la performance annuale è troppo rischioso?. Io credo la seconda, per il momento, anche se resto molto positivo sul titolo.

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