Benzina e guerra dei prezzi a suon di sconti: ecco tutto quello che c’è da sapere

Scritto il alle 23:39 da carloscalzotto@finanza

Benzina e sconti, tutto quello che c’è da sapere.
Dopo la promozione Eni da -20 centesimi al litro per verde e diesel, è arrivata la risposta di Q8, Esso, TotalErg ed altre compagnie…No logo comprese. Si possono risparmiare fino a 20 euro per un pieno.
La crisi economica riserva qualche piacevole sorpresa. Negli stessi tempi in cui risale il tasso di disoccupazione, calano il reddito e la disponibilità finanziaria delle famiglie, e i conti pubblici sono messi alle strette da nuovi picchi del debito pubblico e dello spread tra rendimento dei titoli italiani e stranieri, i consumatori del Bel Paese vedono inaspettatamente abbassarsi il prezzo di una delle voci più rilevanti del bilancio familiare: il carburante.
LA GARA AL RIBASSO – Mentre da una parte l’elevata tassazione impedisce di avere margini di scelta ampia, un’inattesa concorrenza innescatasi nel mercato della benzina e del carburante dà nuovo ossigeno alle tasche dei cittadini. Il risparmio ovviamente non è di quelli che possono cambiare le abitudini dei consumatori e dare la sensazione di essere suciti dal tunnel della crescita zero o della recessione, ma è un segnale importante, positivo, di come i mercati possano funzionare in maniera più efficiente garantendo pari servizi agli utenti con costi minori.
ENI – E’ stata l’Eni, due settimane fa, ad innescare l’impetuosa corsa al ribasso del prezzo di carburante. L’offerta della compagnia del cane a sei zampe, valida nei fine settimana, ha costretto poi tutti i concorrenti a proporre negli stessi giorni sconti altrettanto allettanti. La sfida tra i colossi della distribuzione è appena entrata nel vivo. Con l’iniziativa Riparti con Eni, che sarà riproposta per tutti i weekend fino al 3 settembre, benzina e diesel vengono venduti ad un prezzo unico più basso di circa 20 centesimi rispetto alla media di mercato. L’offerta è valida dalle 13 del sabato alle 7 del lunedì successivo solo presso le stazioni aderenti e in modalità di rifornimento Iperself, con pagamento cioè automatizzato e anticipato.
ESSO – La risposta all’azienda controllata per oltre il 30% dal ministero dell’Economia e delle Finanze non si è fatta attendere. La Esso dopo aver inizialmente praticato uno sconto di circa 5 centesimi a litro, valido tutti i giorni, ma solo durante l’orario di chiusura degli impianti, e in modalità Self pre pay, nell’ultimo week end ha proposto un ribasso simile a quello della concorrenza. Esso ha messo sul piatto uno sconto di “almeno 21 centesimi” praticato negli orari di chiusura del fine settimana, dalla pausa pranzo del giovedì fino alla notte tra domenica e lunedì. In alcune stazioni di servizio lo sconto ha addirittura toccato quota -25 e -29 centesimi fancendo calare il prezzo del carburante a 1,55 euro/litro per la benzina e 1,39 euro/litro per il gasolio.

 

Q8 – Non è stata a guardare nemmeno la Q8, che ha già fatto registrare in alcuni impianti nei giorni precedenti sconti di circa 21 centesimi a litro e nell’ultimo fine settimana ha deciso di anticipare le promozioni nella città di Roma a giovedì 28, giorno di partenze per il lungo ponte di SS. Paolo e Pietro. Anche Q8 valuterà settimana per settimana i ribassi. E’ stato possibile usufruire dello sconto di 21 centesimi in modalità self service negli impianti Q8 Easy e in alcuni tradizionali.

IP, TOTALERG, SHELL – Gli impianti Ip Gruppo Api hanno garantito, invece, uno sconto di circa 16 centesimi, ma valido anche sul servito, dalle 7 del venerdì alla chiusura del sabato. TotalErg, dal canto suo, ha offerto un ribasso di circa 15 centesimi a litro nelle aree a maggiore competizione, sempre in modalità sel service, sempre e solo durante il fine settimana. Shell ha avuto una strategia meno aggressiva, presentandosi alla sfida con ‘solo’ 10 centesimi di sconto in gran parte delle pompe. Anche le reti no logo non hanno potuto fare a meno di adeguare i loro prezzi. Quando Eni ha lanciato la promozione bloccando i prezzi a 1,6 euro al litro per la benzina e 1,5 per il gasolio, hanno seguito a ruota, insieme a Q8 ed Esso SelfPiù, il cane a sei zampe, fermandosi a quota 1,59 e 1,49. Con loro si adeguavano anche gli impianti legati alla grande distribuzione (Auchan, Carrefour e Conad).

CONSUMATORI A FAVORE – La corsa allo sconto è piaciuta molto agli automobilisti. La guerra delle tariffe ha spinto i distributori ad applicare prezzi più bassi di quelli consigliati dalle compagnie. Molti utenti hanno fatto passaparola sul web degli impianti più convenienti. Il risparmio per un pieno, stando a quanto dichiarato da Davide Tabarelli di Nomisma Energia al Salvagente, può arrivare fino a 20 euro. Complessivamente pare siano 7 i milioni di italiani che di recano ai distributori per usufruire dello sconto, 70 i milioni di euro risparmiati. Anche le associazioni dei consumatori hanno manifestato il loro apprezzamento. Il Codacons, ad esempio, ha chiesto all’ad dell’Eni Paolo Scaroni di estendere la promozione anche al venerdì pomeriggio, giorno in cui molte famiglie si spostano per trascorrere il weekend fuoriporta o raggiungere le loro seconde abitazioni nelle località di vacanza.

BENZINAI CONTRO – A protestare per i mega sconti sono, invece, le associazioni dei benzinai. Il Codacons ha annunciato un esposto all’Antitrust per accusare Faib Confeserecenti e Fegica Cisl di aver strumentalizzato l’iniziativa Eni legandola alla “possibile perdita di posti di lavoro nel settore della distribuzione di carburante”.
LE CAUSE – Il perché dei ribassi va ricercato nel crollo della quotazione del petrolio. Il barile è crollato dai 125 dollari di aprile agli 84 del 21 giugno scorso. Tre mesi fa si era sfiorata la cifra record di 2 euro a litro per la verde, oggi può costare anche 1,58. Secondo gli esperti l’ondata ribassista dei mercati può far scendere ulteriormente il prezzo del carburante di 4-5 centesimi. Il prezzo della super potrebbe attestarsi in media intorno agli 1,7 euro. Se il petrolio scende sotto gli 80 dollari al barile – ha spiegato Federconsumatori – “la riduzione di 20 centesimi può e deve diventare strutturale e continuativa”.
COSA FRENA I RIBASSI – Ci sono due forti freni al calo del prezzo del carburante. La prima ragione è legata al prezzo del petrolio e al deprezzamento dell’euro rispetto al dollaro. La valuta americana è il punto di riferimento per il costo del barile. L’euro debole non aiuta il ribasso. Il secondo motivo sono le elevate tasse che gravano sul prezzo della benzina. Il livello di imposizione fiscale italiano è elevatissimo, e il suo effetto non può che essere quello di mantenere fortemente stabili i prezzi alla pompa. Secondo i dati diffusi da Nomisma Energia su un litro di benzina verde (ipotizziamo ad 1,74 euro di prezzo) le tasse gravano per il 59% (30,3 centesimi di Iva e 72,4 di accisa). source

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1 commento Commenta
futre
Scritto il 3 Luglio 2012 at 08:14

Ciao Carlo ciao tutti
Iniziative simili sarebbero auspicabili, nel periodo estivo, anche in quei tratti di autostrade che portano a destinazioni balneari e montane.
Ti posso garantire che il pedaggio della A11 (firenze-mare) insieme al costo della benzina scoraggia molto il turismo pendolare del fine settimana e non solo. (ti rammento che io sono pistoiese)

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