POLITICA ED ECONOMIA E CHIESA: ACCISE IN ARRIVO PER IL TERREMOTO. PARTE SECONDA

Scritto il alle 12:26 da Agata Marino

La prima parte del mio sfogo la trovate QUI schifata da questa italietta del cavolo e gestica ancora peggio, sulla chiesa stendiamo un velo pietoso, per tutto quello che sta venendo a galla !!!… leggetelo prima di continuare questo!!

Mentre la terra continua a tremare (oltre 110 le scosse registrate dalla scorsa mezzanotte, non oltre il 3.8), con il ritrovamento ieri mattina del corpo di Biagio Santucci, 25 anni, morto sotto le macerie della Haemotronic, l’azienda di Medolla dove lavorava crollata a causa del sisma, è salito a 17 morti il bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito ieri l’Emilia (24 contando anche i 7 del terremoto del 20 maggio). Sono oltre 15 mila gli sfollati, quasi 400 i feriti in ospedale. Il Consiglio dei Ministri ha deliberato nuovi provvedimenti per aiutare le popolazioni terremotate e favorire la ricostruzione. Tra gli altri, è stato deciso l’aumento fino al 31 dicembre 2012 di 2 centesimi delle accise sulla benzina….

Scusate…ehm…, ma qui avremmo un’idea per evitare l’ ennesimo aumento delle accise, per quanto nobile sia la ragione di stavolta, e cioè il terremoto in Emilia Romagna. Il concetto, né nuovo né rivoluzionario, è quello di destinare l’otto per mille dell’Irpef assegnato allo Stato alla ricostruzione di capannoni, chiese e campanili emiliani.

Come? Quanto? Facciamo un passo indietro. QUI la fonte

Ogni anno i contribuenti italiani possono scegliere a chi destinare l’otto per mille dell’Irpef che pagano. Il meccanismo, introdotto nel 1985, consente di ripartire un certo ammontare di risorse fiscali tra Stato e confessioni religiose. In tutto, sono 7 i possibili destinatari, i più importanti dei quali, per volume di gettito attratto e presenza, sono lo Stato italiano e la Chiesa Cattolica. Il fondo ripartito negli ultimi tre anni è stato dicirca un miliardo di euro in media.

Ora, siccome non esiste alcun obbligo per i contribuenti italiani di indirizzare la scelta, accade che meno del 50% del gettito da otto per mille sia espressamente destinato a qualcuno (rispetto ai fondi erogati nel 2010, solo il 43,5% dipendeva da un’opzione esplicita), il restante essendo invece ripartito tra i beneficiari proporzionalmente, in base alle preferenze espresse. Un meccanismo che ha sempre premiato la Chiesa Cattolica, capace di attrarre il maggior numero di preferenze e di accaparrarsi buona parte dell’inoptato. Tra i contribuenti che scelgono a chi destinare l’otto per mille, più di 3 su 4 scelgono la Chiesa Cattolica, che quindi incassa anche più dei 3/4 dell’otto per mille di chi non sceglie. Ma questo è argomento di polemica annosa, che qui non interessa rinfocolare.

Si tenga presente che nel 2011 lo Stato Italiano ha usato i 145 milioni di otto per mille di competenza stataleper la protezione civile e l’emergenza carceraria.  Il mondo del volontariato e quello dei beni culturali, lasciati a bocca asciutta, hanno apertamente protestato. Il fatto è che lo Stato raccoglie poco otto per mille dai contribuenti, ma non fa campagne promozionali per incrementare le risorse ricavabili. Probabilmente, sussurrano i maligni, per non rompere il patto tacito stipulato coi prelati di Oltretevere, a cui uno Stato Italiano più competitivo sull’otto per mille sottrarrebbe certamente risorse.

Ma a volte accadono sciagure, come il sisma che ha messo in ginocchio una grande regione produttiva italiana, che si sommano a sciagure, qual è la crisi economico finanziaria che sta strozzando l’Italia e i suoi contribuenti.  I quali ultimi, siamo sicuri, destinerebbero molto più che volentieri allo Stato la propria quota di otto per mille, che è già nelle tasse che pagano, piuttosto che sopportare l’ennesimo ritocco delle accise sul carburante, da cui si attende una cifra intorno ai 500 milioni di euro fino a fine anno per finanziare l’emergenza in Emilia.

Siamo sicuri che, con un po’ di sana e robusta comunicazione pubblicitaria, se Monti chiede agli italiani una staffetta di solidarietà per l’Emilia Romagna via otto per mille, quei 500 milioni li trova in un mese e senza aumentare le tasse.

Per fare 500 milioni di euro con l’otto per mille, partendo da un’ipotesi di fondo fissato a un miliardo (stima prudente) e a parità di preferenze per la Chiesa Chiesa Cattolica (per cui hanno optato, rispetto ai fondi erogati nel 2010, il 37% dei contribuenti) lo Stato Italiano dovrebbe raccogliere circa il 42% delle preferenze espresse, da cui caverebbe 420 milioniAltri 80 milioni verrebbero più o meno dalla ripartizione proporzionale dell’inoptato, che in questa ipotesi si ridurrebbe – al netto di quanto destinato in forma espressa alle altre confessioni religiose, complessivamente pari a poco più dell’1% – ad una percentuale di circa il 20 per cento, approssimativamente 200 milioni. Ovvio che a pagare di più sarebbe la Cei in termini di gettito mancante, anche se ad essa non sarebbero tolte risorse assegnate direttamente dal contribuente, ma quote di gettito inoptato che finiscono nel bilancio dei vescovi italiani per “trascinamento”.

Eppure, anche quello potrebbe esser raccontato come un contributo alla ricostruzione dell’Emilia Romagna, delle sue chiese e dei suoi campanili distrutti, da parte della Chiesa Cattolica.

Il momento è difficile e richiede la solidarietà di tutti.

4 commenti Commenta
wilfra62
Scritto il 31 Maggio 2012 at 12:51

Il momento è difficile e richiede la solidarietà di tutti, e su questo mi trovi d’accordissimo.
Non trovo invece leale il provvedimento dell’aumento dell’accisa sulla benzina, con questa manovra l’italietta dei grandi professori e dei politici ladri e corrotti, hanno di nuovo messo mani nelle tasce ormai vuote degli italiani, sfuggendo ai propri doveri di Stato, si stanno traferendo gli obblighi e costi, come già è avvenuto nella pubblica amministrazione con la telematica, come avverrà con la riforma del lavoro.
Come giustamente hai scritto le possibilità di trovare 500lmn di euro e forse di più sono tantissime, dal finanziamento dei partiti con il blocco della tranche rimanenti, con la disdetta dell’acquisto dei 35 caccia, con la riduzione dei costi della politica. Ovviamente a questi professori, dall’alto del loro intelletto, hanno trovato la soluzione piu indolore per la casta & c.
ahiiiii……. ma molto dolorosa per il resto degli italiani con le loro tasche ormai vuote !!

Scritto il 31 Maggio 2012 at 13:23

wilfra62@finanzaonline:
Il momento è difficile e richiede la solidarietà di tutti, e su questo mi trovi d’accordissimo.
Non trovo invece leale il provvedimento dell’aumento dell’accisa sulla benzina, con questa manovra l’italietta dei grandi professori e dei politici ladri e corrotti, hanno di nuovo messo mani nelle tasce ormai vuote degli italiani, sfuggendo ai propri doveri di Stato, si stanno traferendo gli obblighi e costi, come già è avvenuto nella pubblica amministrazione con la telematica, come avverrà con la riforma del lavoro.
Come giustamente hai scritto le possibilità di trovare 500lmn di euro e forse di più sono tantissime, dal finanziamento dei partiti con il blocco della tranche rimanenti, con la disdetta dell’acquisto dei 35 caccia, con la riduzione dei costi della politica. Ovviamente a questi professori, dall’alto del loro intelletto, hanno trovato la soluzione piu indolore per la casta & c.
ahiiiii……. ma molto dolorosa per il resto degli italiani con le loro tasche ormai vuote !!

hai scritto tutto quello che si poteva dire

kry
Scritto il 31 Maggio 2012 at 22:28

Come è reale il detto oltre al danno (più che visibile) la beffa. Dove sta la beffa, sta che la maggior parte dei costi saranno sostenuti per edifici di interesse storico e CHIESE. Di certo le chiese saranno riparate con soldi pubblici.

Scritto il 31 Maggio 2012 at 23:43

kry@finanza:
Come è reale il detto oltre al danno (più che visibile) la beffa. Dove sta la beffa, sta che la maggior parte dei costi saranno sostenuti per edifici di interesse storico e CHIESE. Di certo le chiese saranno riparate con soldi pubblici.

appunto… potrebbero ripararle loro… magari potrebbero chiedere qualche prestito a banchieri della chiesa… mi risulta che ce ne siano parecchi 😛 magari a qualche fondazione!!

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