Fino a quando gli spagnoli dovranno rimborsare il loro debito pubblico?

Scritto il alle 15:50 da carloscalzotto@finanza


 
Il debito dello Stato spagnolo è nel mirino dell’Europa, grazie ai mercati finanziari (banche d’investimento, fondi rapaci e assicurazioni) che continuano a speculare con un solo obiettivo: mettere da parte succosi guadagni. La Spagna si sta impoverendo, la speculazione fa’ aumentare gli interessi da pagare, mentre vengono tagliate le spese sociali: istruzione, pensioni, disoccupazione, giustizia, la  sanità e  servizi sociali.

Le misure d’austerità, piani d’adeguamento strutturali che dagli anni 80 hanno coinvolto il
sud del pianeta, hanno come unico risultato l’aumento delle diseguaglianze sociali, e il progressivo impoverimento delle persone meno protette (donne, minoranze etniche, giovani, immigrati, pensionati e disoccupati).

Al contrario di quanto si afferma comunemente, l’aumento del debito dello Stato non è dovuto alla spesa pubblica; anzi, le misure di austerità, il cui vantaggio per la popolazione è più che dubbio, hanno causato continui deficit di bilancio costringendo lo stato a un crescente indebitamento. Ad esempio, la riduzione, per i redditi tassati con l’aliquota più alta, delle imposte sulle successioni e donazioni, e la soppressione dell’imposta sul patrimonio, è stata una manna per i più ricchi, protetti anche dalla normativa sulla frode fiscale, dall’abbassamento delle imposte sulle società e dalle SICAV.

In sostanza, un premio a profitti fuori controllo.

Ecco quindi la logica sottesa: fare pagare a tutti i vantaggi economici di un settore ristretto che si arricchisce speculando sul debito.

Non è facile conoscere esattamente la percentuale del bilancio destinata al rimborso, è una precisa volontà di nascondere il problema alla popolazione, resa possibile dal meccanismo d’indebitamento degli stati, diverso da quello che s’intende quando si parla di prestiti ai privati o alle imprese. Per questi, si stabilisce un piano di rimborso in base al quale restituire il denaro prestato e gli interessi. Nel caso di uno Stato, solo gli interessi sul titolo del debito (titoli, buoni o obbligazioni di Stato, a seconda che siano a breve, medio o lungo termine) sono regolarmente rimborsati fino alla scadenza del debito, e a quel momento si rimborsa l’intero capitale.

Oggi gli Stati contraggono nuovi debiti, che sostituiscono quelli scaduti, operazione che permette di dissimulare queste spese sotto forma di crediti: l’esborso per debiti scaduti, infatti, è finanziato ricorrendo all’emissione di titoli del debito pubblico. Ma si tratta di un deficit risultante da una gestione di bilancio non veritiera,sicché aumentano ogni volta i pagamenti a scadenza, che richiedono nuove emissioni. Questo nuovo debito può essere emesso con condizioni diverse, quali tassi d’interessi più elevati (ciò che recentemente è avvenuto), con l’effetto-valanga che tutti conoscono: aumento del debito dovuto ai rincari dell’interesse e dei nuovi prestiti da accendere per pagare i vecchi.

Lo studio analitico del bilancio generale dello Stato (sul sito del Ministero spagnolo dell’Economia e delle Finanze) mostra quanto ha speso il governo in questi ultimi anni per rimborsare il capitale (vedere tabella). Per esempio, nel 2010 la somma è pari al bilancio totale dello Stato; tra il 2000 e il 2010, la Spagna ha rimborsato, interessi compresi, 1.020 miliardi di euro, ossia il triplo di quanto lo Stato aveva preso a prestito nel 2000, (305 miliardi), e continuaa doverne pagare quasi il doppio». La tabella mostra come dal 2000 gli interessi, il capitale rimborsato e il debito totale continuano ad aumentare, e, con l’attuale speculazione sul debito dello Stato spagnolo, non ci si può aspettare un’inversione di tendenza .

ECCO QUI SOTTO LA TABELLA PRESA DA UN QUOTIDIANO SPAGNOLO

In conclusione, è contrario a ogni forma di giustizia sottrarre fondi a servizi pubblici come l’istruzione e la salute per ridurre un deficit sul quale lucrano i più ricchi.

L’opinione pubblica deve fare pressione sul governo per conoscere lo stato del debito pubblico e, sulla base del diritto nazionale e internazionale, decidere se rimborsare il debito già pagato e cancellarne la parte illegittima. Un audit  del debito spagnolo sposterebbe il trasferimento della ricchezza,  a servizio del debito, dai creditori ricchi a tutta la popolazione

1 commento Commenta
kry
Scritto il 2 Marzo 2012 at 18:25

Premetto che non sono un contabile, nella tabella vedo in 10 anni 200 miliardi di € di interessi pari a circa il 6% dei 300 iniziali. Poi se rimborso 50 e l’anno dopo ne riemetto 50 non comprendo perchè andarlo a sommare. Si sa che 20 miliardi di interessi non sono pochi, è il problema che ormai hanno tutti gli stati soprattutto quelli che si sono indebitati non facendo investimenti in infrastrutture produttive e di pubblica utilità.

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