Le banche ricattano/minacciano il governo a causa della fiducia passata sulle liberalizzazioni

Scritto il alle 18:23 da balrock@finanzaonline

Passa al senato la fiducia sulle liberalizzazioni con 237 voti a favore,  33 i voti contrari e 2 gli astenuti, ma le banche non ci stanno. I vertici dell’ Associazione Bancaria Italiana ( ABI ), si dimettono consegnando il proprio mandato nelle mani del Consiglio esecutivo dell’Abi, la colpa è delle nuove norme contro il comparto bancario e precisamente contro l’ articolo 27 bis, che rende nulle tutte le clausole comunque denominate che prevedano commissioni a favore delle banche a fronte della concessione di linee di credito, della loro messa a disposizione, del loro mantenimento in essere, del loro utilizzo anche nel caso di sconfinamenti in assenza di affidamento ovvero oltre il limite del fido. In pratica vengono eliminate le commissioni bancarie sulle linee di credito, sugli affidamenti o fidi bancari. L’ ABI minaccia che se niente cambia, allontanerà gli impieghi delle banche straniere in Italia e saranno costretti a rivedere il sistema del credito a imprese e famiglie, ovvero aumenteranno la stretta creditizia. Per Mussari “è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso”, mentre per l’ABI, l’ articolo del Dl liberalizzazioni è incostituzionale, “Non è possibile indurre le banche a fare servizi gratuiti”.

Che dire, damogli altri soldi in prestito, facciamo il 3° LTRO?

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