Borsa, Piazza Affari dopo i Rating e dopo l’aumento dei depositi da parte delle banche Europee

Scritto il alle 13:14 da Agata Marino

Ieri l’agenzia di Rating Fitch ha esordito con un bel regalino per l’Italia, non sarà mica stata commissionata da loro la statua di Piazza Affari?… un nuovo declassamento entro fine Gennaio… Bene!!!Il Ftse Mib (+0,69%), dopo aver ritoccato in mattinata i 15.500 punti è ritornato indietro fino ad azzerare tutti i guadagni ad un’ora circa dalla fine delle contrattazioni, poi, il rimbalzo negli ultimi 60 minuti… abbiamo comunque superato l’area di resitenza generata dalla media mobile 100 periodo e la prossima resistenza si trova sulla mediana del canale in area 15.600 circa. Come stop, per il long di di oggi, ho area 15000; la sua perdita porterebbe negatività sino a 14700 e, se rotto questo livello, potrebbe scendere sino al test della dinamica del nostro canale, la cosa più brutta sarebbe la perdita della media mobile 100 che ora passa in area 15.200.
Unicredit sale dopo che il fondo arabo Aabar ha annunciato che salirà al 6,5% del capitale, qui trovate l’analisi aggiornata per oggi. Comunque occhio alle banche visto che i depositi alla Bce hanno raggiunto un nuovo livello record ieri, per il secondo giorno consecutivo. E’ la dimostrazione che e’ in corso una crisi di liquidita’ e che le banche preferiscono parcheggiare i propri soldi cash a Francoforte piuttosto che rischiarli facendoli circolare. I depositi overnight alla Bce sono saliti a livello record dopo che l’Eurotower a immesso 490 miliardi di euro nel sistema bancario, tramite prestiti all’1% garantiti per tre anni. Ieri i depositi a brevissimo termine della Bce sono saliti al nuovo livello record di 502 miliardi di euro.   Anche se oggi forse è arrivata la svolta dell’Eba l‘autorita’ bancaria europea Eba aveva gia’ anticipato che una revisione dei buffer (riserve temporanee di capitale) sarebbe stata possibile in caso di piena entrata in funzione del fondo salva-Stati Efsf. Un riferimento generico, senza indicazioni precise. Ora invece c’e’ una scadenza: quella di marzo, quando i governi nel Consiglio Ue faranno il punto sull’esercizio Eba e sulla situazione di mercato, per poi apportare eventuali modifiche ai buffer.Vi domanderete perchè marzo? A quel punto il fondo salva-Stati dovrebbe essere pienamente operativo (anche se l’Efsf e’ ancora in alto mare e il downgrade di S&P costituisce un ulteriore ostacolo al suo funzionamento) e la situazione sul debito sovrano dovrebbe essere meno tesa. Inoltre a marzo le autorita’ di vigilanza nazionali si saranno confrontate sui piani di rafforzamento delle singole banche. Il Consiglio Ue e le autorita’ di vigilanza valuteranno se e in che modo il buffer di capitale possa essere rivisto. Il principio e’ che se i titoli di Stato si rivalutano, allora serve meno capitale per fare fronte al rischio. Per i governi l’appuntamento di marzo sara’ anche l’occasione per considerare uno slittamento dei tempi di attuazione, come richiesto dalle banche per evitare ingolfamenti sui mercati. Gli istituti hanno dunque motivi per sperare in una diluizione dei tempi o in un alleggerimento del fabbisogno (per il momento pari a 15,4 miliardi), anche se non cambiera’ la direzione generale da seguire: quella del rafforzamento patrimoniale.

Ora passiamo ad un titolo che mi piace, osservando Enel è tornata a farsi viva, finalmente!!! ,che con la rottura di area 3.25, confermerebbe il long e lo stop sullo short di posizione, lo stocastico è pronto a reagire e come primo obbiettivo ho area 3.29 stop stretto a quota 3.10…

 

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