Manovra SALVA ITALIA e dati ISTAT: fate attenzione alle banche e ai conti correnti

Scritto il alle 13:45 da carloscalzotto@finanza

Crisi: Istat, oltre 50% Pmi chiedera’ finanziamenti in 2012-2014.

Mentre le banche piazzano i finaziamenti ricevuti a cifre irrisorie di interessi( come un tempo i nostri bisnonni mettevano i risparmi sotto il materasso) c’è un interessante comunicato dell’Istat dove fa notare che, nel triennio 2012-2014 oltre la meta’ delle imprese prevede di ricorrere a finanziamenti.La fiducia dei mercati anche nei confronti dell’Italia non dipende soltanto dalla politica economica italiana: soltanto la politica europea può riportare la fiducia dei mercati in Europa e dunque avere un’influenza sugli spread tra i paesi. Purtroppo la credibilità dell’azione europea resta molto limitata,  il capitale di rischio rimane una scelta che interessa una quota marginale di imprese, l’urgenza è un’azione sui mercati finanziari. E da questo punto di vista, non è stato deciso assolutamente nulla. Infatti, anche quando la Bce  mette a disposizione delle banche liquidità a basso tasso di interesse per i prossimi tre anni, non ha garantito e obbligato le banche a usare questa liquidità per acquistare titoli di Stato, come è avvenuto (70% del finanziamento alle banche è depositato nella sede centrale della BCE).

Sempre nel triennio 2012-2014, si legge in una nota, la quasi totalita’ delle imprese alla
ricerca di finanziamenti (93%) prevede di rivolgersi ancora alle banche, preferite alle societa’ di leasing (36,4%) e agli altri soggetti. L’attivita’ ordinaria e la crescita sul mercato interno sono le principali motivazioni che spingono alla ricerca di credito nel triennio 2012-2014.

Le prospettive economiche generali, il costo del lavoro e i margini esigui sono, per le piccole e medie imprese, i fattori principali che ne limiteranno la crescita nei prossimi tre anni.

Tornando alle banche voglio fare luce su quanto costano a noi italiani, rispetto ai nostri fratelli europei, i conti correnti,secondo uno studio di bruxelles, l’anno scorso i costi pagati dagli italiani allo sportello erano superiori di due volte e mezzorispetto alla media europea. Che vedeva un cliente di banca italia spendere 253 euro all’anno per il suo conto corrente, contro i 112 euro della media europea e 46 euro del paese più conveniente, l’Olanda. Abbiamo un mercato unico, stessa moneta e dal 2012 avremo anche un sistema unico di pagamento… perchè noi ci troviamo a pagare di più con tra l’altro entrate più basse( vi inserisco l’articolo sui salari degli Italiani per farvi un’idea)

Ed ecco una parte della manovra salva Italia che potrebbe interessare il correntista disattento oppure chi ha problemi soldi:
Commissione apertura di credito in conto corrente manovra salva-Italia.
la manovra salva-Italia sarà quanto di più severo e restrittivo mai approvato dal Parlamento italiano,  i correntisti disattenti, ovvero sia quei proprietari di conto correnti bancari o postali, decisamente poco attenti alla gestione delle proprie risorse monetarie, incuranti della possibilità di eccedere con le spese, ne delle conseguenze che questo atteggiamento avrebbe loro potuto portare.
Se, infatti, sino ad oggi non vi era alcun problema di ordine giuridico o finanziario nell’incorrere in quello che viene comunemente chiamato “scoperto di conto”, giacché secondo la normativa sino ad oggi vigente si configurava il reato di scoperto di conto solamente nel caso in cui il saldo negativo del conto corrente, qualora il correntista avesse richiesto ed ottenuto un’apertura di credito in conto corrente, perdurasse per un periodo di tempo superiore ai 30 giorni, da oggi, a seguito dell’introduzione della manovra salva-Italia, le cose appaiono leggermente modificate sicché, a partire dal 1° gennaio 2012, basterà un solo giorno di scoperto di conto per incorrere in sanzioni, che si preannunciano decisamente imponenti, che verranno determinate, caso per caso, dal Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio.
La manovra salva-Italia, infine, avrebbe previsto un deciso inasprimento delle condizioni per la concessione di un fido, ovverosia per le aperture di credito in conto corrente, che costerà al correntista richiedente, considerando il singolo trimestre ed anche in caso di non utilizzo dell’importo messo a disposizione della banca, lo 0,5% del fido concesso.
Dal 2012, dunque, viste le modifiche di recente apportate all’ordinamento italiano, sarà bene scegliere il conto corrente con la massima cura, così da evitare qualsiasi commissione e rendere il conto corrente, specialmente in caso di rosso o di concessione di credito, estremamente snello e privo di inutili fronzoli.

3 commenti Commenta
elisa-b
Scritto il 28 Dicembre 2011 at 15:11

Scusa, Carlo, tu hai scritto:

“Se, infatti, sino ad oggi non vi era alcun problema di ordine giuridico o finanziario nell’incorrere in quello che viene comunemente chiamato “scoperto di conto”, giacché secondo la normativa sino ad oggi vigente si configurava il reato di scoperto di conto solamente nel caso in cui il saldo negativo del conto corrente, qualora il correntista avesse richiesto ed ottenuto un’apertura di credito in conto corrente, perdurasse per un periodo di tempo superiore ai 30 giorni, da oggi, a seguito dell’introduzione della manovra salva-Italia, le cose appaiono leggermente modificate sicché, a partire dal 1° gennaio 2012, basterà un solo giorno di scoperto di conto per incorrere in sanzioni, che si preannunciano decisamente imponenti, che verranno determinate, caso per caso, dal Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio.”

A me risulta, invece, che :

“Arriva un tetto massimo dello 0,5% sulla remunerazione che spetta a banche e intermediari in caso di conti in “rosso”. Le clausole che prevedono oneri diversi sono nulle.

Scritto il 28 Dicembre 2011 at 15:22

elisa-b:
Scusa, Carlo, tu hai scritto:

“Se, infatti, sino ad oggi non vi era alcun problema di ordine giuridico o finanziario nell’incorrere in quello che viene comunemente chiamato “scoperto di conto”, giacché secondo la normativa sino ad oggi vigente si configurava il reato di scoperto di conto solamente nel caso in cui il saldo negativo del conto corrente, qualora il correntista avesse richiesto ed ottenuto un’apertura di credito in conto corrente, perdurasse per un periodo di tempo superiore ai 30 giorni, da oggi, a seguito dell’introduzione della manovra salva-Italia, le cose appaiono leggermente modificate sicché, a partire dal 1° gennaio 2012, basterà un solo giorno di scoperto di conto per incorrere in sanzioni, che si preannunciano decisamente imponenti, che verranno determinate, caso per caso, dal Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio.”

A me risulta, invece, che :

“Arriva un tetto massimo dello 0,5% sulla remunerazione che spetta a banche e intermediari in caso di conti in “rosso”. Le clausole che prevedono oneri diversi sono nulle.

ciao elisa… è scritto nella manovra… ora non ho tempo se riesco te la giro dopo:-)

elisa-b
Scritto il 28 Dicembre 2011 at 15:39

se è così….son .azzi amari

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