Borsa di Milano, Piazza Affari chiude positiva mentre la manovra Monti ha l’approvazione del Senato

Scritto il alle 17:40 da balrock@finanzaonline

Piazza Affari chiude la seduta in territorio positivo (+1,41% a 15029 punti), si conferma quindi che area 15000 è il nuovo supporto per il nostro indice e lo stop di questo rialzo ora passerebbe in area 14900, l’obbiettivo da testatre e rompere per domani è sempre a quota 15300, dove è ormai vicina anche la dinamica ribassista dai massimi che vedete sempre sul grafico.

 

In tanto oggi via libera del Senato, con 257 sì, 41 no e nessun astenuto, alla fiducia posta dal Governo sul decreto legge sulla manovra economica. L’Aula di Palazzo Madama ha approvato senza modifiche il testo licenziato dalla Camera che è stato così convertito in legge. Hanno votato no alla fiducia i senatori della Lega, dell’Idv e della Svp, a favore Pdl, Pd, Terzo Polo, Udc, Misto, Coesione nazionale-Io Sud. Rispetto alla fiducia ottenuta in Senato il 17 novembre, la manovra costa al Governo Monti 24 voti a Palazzo Madama.
Il decreto diventerà legge dello Stato dopo la firma del capo dello Stato e la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. “Il decreto legge è definitivamente approvato e ne sono lieto”. Questo il commento del presidente del Consiglio, Mario Monti, mentre sta lasciando il Senato Per quanto riguarda l’avvio della fase due, dedicata alla crescita, Monti ha dichiarato che “è già cominciata, era già dentro la fase uno, e adesso verrà sviluppata a grande velocità”.

Ricordo anche la lista delle banche  italiane che hanno aderito al finanziamento della bce, In queste ore sono state 14 le banche italiane che hanno emesso obbligazioni garantite dallo Stato per un totale di 38,4 miliardi di euro.
 Le emissioni sono state quotate al MOT in vista dell’operazione LTRO (acronomico di Longer Term Refinancing Operations) a 3 anni che ha compiuto stamattina la BCE.
La quotazione era una condizione essenziale per poter rendere i titoli consegnabili come garanzia alla BCE.

Ecco a voi la Lista….

Intesa Sanpaolo ha emesso un bond per 12 miliardi 
Banca Mps per 10 miliardi 
Unicredit per 7,5 miliardi 
Banco Popolare per 3 miliardi  
Popolare di Vicenza per 1,5 miliardi
Carige per 1,3 miliardi 
Dexia Crediop per 1,05 miliardi 
Popolare di Sondrio per 1 miliardo 
Credem per 800 milioni, 
Popolare dell’Emilia Romagna per 750 milioni
Iccrea Banca Impresa per 650 milioni 
Credito Valtellinese per 500 milioni
Iccrea per 290 milioni 
Banca Etruria per 100 milioni.
 

Nella sua morning note, ottenuta da Reuters, Intermonte stima anche che il finanziamento netto per le banche italiane sia stato di 50 miliardi.

La stessa stima di un finanziamento netto attorno ai 50 miliardi viene riportata in un report di Merrill Lynch secondo cui i fondi della Bce potrebbero contare per il 5% dei total asset delle banche italiane da 1,3% stimato nel 2010.

In tutto la Banca Centrale Europea ha allocato 489 miliardi di euro agli istituti bancari europei nell’ambito dell’operazione Ltro, acronomico di Longer Term Refinancing Operations (operazioni di rifinanziamento a più lungo termine). La somma è decisamente più alta rispetto alle stime circolate in questi giorni, pari a circa 300 miliardi di euro.
La durata del rifinanziamento è di 3 anni e i prestiti sono stati concessi a un tasso fisso agevolato dell’1%.  All’asta

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