Manovra finanziari Monti: bollo titoli, si parte da 34.20 fino a 1200 euro

Ecco il bollo titoli con una nuova veste. Il nuovo testo introduce nel 2013 una tariffa minima di 34.20 euro per prodotti e strumenti inferiori a 22800 euro e una massima a 1200 euro per controvalori superiori a 800.000mila euro.

Nel 2012 i risparmiatori pagheranno sul dossier titoli lo 0.10% del controvalore, mentre nel 2013 l’imposta di bollo salirà allo 0.15%, tale contro valore è calcolato tenendo conto del valore di mercato dei titoli in portafoglio( quindi attenzione alla leva).

Con questa manovra chi ha conti titoli molto importanti non dovrà temere( solo le indagini del fisco;-) come ho detto in un commento del precedente articolo): fissando la tariffa massima di 1200 euro a prescindere dal controvalore di mercato titoli sono i portafogli di modico valore che ne pagheranno le conseguenze( ripeto attenzione a chi opera in leva… visto che tengono conto del valore di mercato dei titoli non della cifra investita come partenza).

Secondo me questo tipo di legge alimentarà la fuga dei capitali in altri lidi essendo, tra l’altro, l’unica condotta che aggira completamente l’imposta, oggi come oggi non è molto difficile attuare una cosa del genere, visto che molti di noi usano SIM straniere, che evitano queste problematiche, ma tutto ciò non fa bene per la nostra economia

Inserisco una tabella con i controvalori per spiegare quanto ci costerà:

•  CONTROVALORE PORTAFOGLIO nel 2012

DA 0 A         34.200                      34.20

50.000                     50.00

150.000                  150.00

200.000                 200.00

VALORI> DI 1200.000              1200.00

• CONTROVALORE PORTAFOGLIO nel 2013

DA    0 A      22.800                      34.20

25.000                     37.50

50.000                     75.00

100.000                 150.00

150.000                  225.00

200.000                 300.00

VALORI> DI 800.000                 1200.00

Il calcolo della base imponibile verranno fatti sul controvalore di: titoli d stato, obbligazioni, azioni,, certificati di deposito, azioni, quote di fondi comuni di investimento, polizze assicurative. I derivati, con le opzioni e future( considerando il valore in leva), concorrono alla formazione della base del imponibile, compreso anche il risparmio gestito e risparmio amministrato. le disposizioni escludono le polizze assicurative sanitarie e fondi pensione. Sui conti di deposito serviranno dei chiarimenti ma da quello che ho capito quelli vincolati saranno quasi sicuramente colpiti.

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