Analisi Candlestick e Componente Ciclica

Scritto il alle 14:11 da tenente.c@finanzaonline

Un tipico “ 1-2-3 high ” si forma alla fine di un trend rialzista.

Di norma , i prezzi faranno un massimo finale denominato ( 1 )

Procederanno poi in direzione opposta fino al punto ( 2 ),

Inizia qui una reazione secondaria verso l’alto , essa può raggiungere il punto 1 a formare un doppio massimo , ma non può superarlo.

Da cui riprende il movimento verso il basso, generando in tal maniera il punto ( 3 ).

È ammessa più di una barra di prezzo nel movimento che va dal punto 1 verso il punto 2 , e così anche dal punto 2 al punto 3.

Ci deve essere una correzione “completa”

Affinché i punti 2 o 3 possano essere confermati .

Un numero 1 high è creato quando un precedente trend verso l’alto è terminato e i prezzi hanno iniziato a scendere.

Il punto numero 1 è identificato come l’ultima candela che ha fatto un nuovo massimo

Ritorniamo al punto 2 del pattern 1 – 2 – 3 High , questo e definito quando il mercato registra la conferma di una correzione completa o perfetta .

Per correzione completa si intende che nel momento in cui i prezzi iniziano a salire dal potenziale punto 2 , il mercato deve registrare una barra che abbia un massimo e un minimo più alti , rispettivamente del massimo e del minimo della barra precedente o una combinazione di un massimo di tre barre che nell’ insieme abbiano un massimo più alto e un minimo più alto.

Non ha importanza in quale ordine si registrano il massimo e il minimo più alto.

Se non si verificano queste condizioni entro le tre barre successive al potenziale punto 2 , allora si parla di una fase di congestione.

ATTENZIONE e’ anche possibile che i punti 1 e 2 si verifichino sulla stessa barra

I trattini evidenziano la correlazione con la barra precedente che soddisfa le condizioni della correzione perfetta.

In basso a sinistra si nota che la barra che genera il punto 2 di un 1-2-3 Low è una barra out-side , si capisce allora che immediatamente viene soddisfatto il requisito del minimo più basso , si può notare dal trattino verde di aggancio alla barra precedente , di seguito si sviluppa una barra con massimo più basso e viene soddisfatto il requisito del massimo più basso e dunque la correzione è perfetta.

Attenzione notare anche che da questo punto in poi le barre non generano più minimi inferiori , quindi la stessa barra che determina il punto 2 è candidata a essere simultaneamente anche la barra che determina il punto 3, la barra che segue la barra denominata 2 è un inside – bar è il minimo più alto soddisfa una delle condizioni per l’investitura del punto 3 , poi la barra successiva all’ inside evidenzia un massimo maggiore e quindi abbiamo l’investitura definitiva del punto 3 che avviene sulla stessa barra già rappresentativa del punto 2.

L’ultimo esempio in alto a destra mostra una correzione perfetta del punto 2 che avviene in tre barre , entro i limiti massimi che se superati evolverebbero la situazione in uno stato di congestione.

l’ inconveniente che a volte succede, vale a dire la barra di annullamento del pattern.

Vedete che buca il minimo numero 1 ,e nel secondo caso il massimo numero 1.

Ecco questo non deve succedere , se succede tutto l’impianto è messo in discussione , se analizziamo la prima formazione allora il minimo denominato 1 rappresenta il bottom del precedente movimento ribassista, di seguito quella che dovrebbe essere una reazione che porta dal punto 2 al punto 3 è invece un’ ulteriore impulso verso nuovi minimi , questo comporterebbe un’ ulteriore ciclo a chiudere la componente considerata.

Ritornando al nocciolo della questione , quando tutto è OK il movimento che porta a 2 e’ un impulso , questo comporta che il movimento che porta a 3 sarà una reazione secondaria al nuovo trend che questa volta sarà rialzista.

E’ qui ci ritroviamo alla cara e vecchia teoria di Charles Dow che ci dice che un trend rialzista e formato da minimi e massimi crescenti ,ecco perchè non possiamo tollerare la perforazione del punto denominato come 1, perché vuol dire che qualcosa non funziona o ci è sfuggita o ci siamo sbagliati , e allora il trader esperto sa che dato che “ trend is your friend “ , bisogna riconsiderare il tutto e adeguarsi alla nuova situazione , mentre il trader perdente esita e cerca di trovare spiegazioni che non ci sono.

William D. Gann fornisce un buon metodo per indicare i turning points

Reazione di ampiezza superiore alle precedenti.

Questo significa che quando i prezzi reagiscono in direzione contraria al trend principale, percorrendo una distanza significativamente superiore alle reazioni precedenti ,allora si sarà probabilmente di fronte ad un turning point.

È dunque quella che sembrerà inizialmente una reazione si tramuterà in un impulso di una nuova tendenza.

Per quanto riguarda Gann stiamo parlando del famoso sbilanciamento del TEMPO e del PREZZO

E qui mi riaggancio alla formazione 1 – 2 – 3 Low di Joe Ross dove dicevo di stare attenti alla barra di annullamento . ( che comprometterebbe il tutto )

Se siamo passati in una nuova tendenza al rialzo, l’impulso che porta alla formazione del punto 2 percorre più strada e la seguente reazione secondaria “direzionata verso la vecchia tendenza“ che forma il punto 3 deve essere necessariamente in termini di strada percorsa più breve.

In altre parole ci sarà un cambiamento della cadenza impulsi/reazioni.

La reazione secondaria dura sempre meno di un impulso ,che invece è rivolto in direzione della nuova tendenza di mercato.

continua…

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