Occasione: titoli sotto i 6$… (prima parte)

Tutti fanno liste, specialmente in estate, e io chi sono? Lo scemo del villaggio? La domanda è retorica, non c’è bisogno che rispondiate. E’ un po’ che ci penso, mi son deciso ieri, dopo aver letto quella del pelatone su “The Street“, visto che su alcuni titoli eravamo in sintonia.

La mia lista è un filino più spostata verso il rischioso andante e include anche titoli presenti nel portafoglio virtuale. Ho cercato anche di dare spazio a titoli dei quali avevo già scritto qualcosa, e dei quali conto di farlo in futuro.

Come quasi tutte le liste, è in parte un passatempo, in parte un promemoria. La qui presente è da intendersi la più dinamica possibile, sarà quindi in almeno due parti, in modo da includere anche eventuali segnalazioni o novità. Questa la prima parte, vi metto sotto anche i soggetti della seconda, così se volete portarvi avanti con le vostre ricerche, potrebbe servirvi da spunto.

In ordine rigorosamente sparso:

CLDX perché CDX 110 in fase 2 per glioblastoma multiforme in fase 2 ha dimostrato di essere efficace in svariate condizioni. Necessita di una fase 3 convincente e ben disegnata per confermare quanto finora fatto vedere. Ha appena battuto cassa, quindi il rischio di nuove emissioni a breve è scongiurato e la pipeline ha altri due farmaci interessanti. Contro… PFE se ne è andata, ma a pensarci bene… forse non è una cosa poi tanto negativa.

MITI perché la tecnologia BiTE è veramente interessante ed innovativa e potrebbe far gola a molti pesci grossi.C’è un aumento di interesse per gli anticorpi bispecifici. Micromet è in pole position negli Stati Uniti, ma ce n’è uno già approvato in Europa sviluppato da Trion: Catumaxomab,  approvato nel 2009. Ha emesso azioni per 70M$ circa lo scorso novembre.

YMI perché se confermano i dati sulla risposta anemica del CYT 387 il target price sarebbe attorno ai 20$, ossia la capitalizzazione odierna di INCY… e se il farmaco venisse approvato… di contro, Nimo è il classico esempio di hype ingiustificato attorno ad un farmaco, CYT 387 sembra avere basi più solide, ed è sotto la lente di ingrandimento di tutti gli addetti ai lavori.

IMUC perché se CDX 110 è stupefacente anche se deve ancora dimostrarlo in fase 3 con molti più pazienti e in doppio cieco… ICT 107 è ancora più impressionante e necessita ancora più studi. Il vaccino dendritico di casa IMUC ha anche un sistema di produzione (che si rifletterà sul costo del trattamento e sulla praticità) molto interessante. Contro, tempi lunghi e tanti soldi per la ricerca… anche se la capitalizzazione odierna è ridicolmente bassa.

SNTA perché nel panorama delle Heat Shock Protein, Ganetespib (STA 9090) è in primissima linea, sia come risultati che come numero di sperimentazioni, forse anche troppe. Da una parte molti eventi binari attesi (che possono risultare in buone o cattive notizie), dall’altra la necessità di individuare un percorso chiaro per il futuro. L’azienda ha puntato sul NSCLC, Ganetespib  in combinazione con Taxotere vs Taxotere da solo. Ha emesso azioni per 35M$ ad aprile.

CORT perché Corlux  andrebbe, una volta approvato, ad accaparrarsi il mercato per la Sindrome di Cushing… la fase 3 ha dato ottimi risultati per l’efficacia, da valutare come FDa inquadrerà il rapporto rischio beneficio. La 74 days letter non è ancora arrivata?

Le prossime: CLSN PRAN IMUC GTXI ASTM